Polisportiva Timaucleulis: sezione calcio

1996. Il Timaucleulis vince il campionato carnico
di terza categoria.
ll Timaucleulis calcio, milita da ben cinque stagioni consecutivamente nel campionato carnico di seconda categoria, dopo la tanto attesa e sospirata promozione avvenuta nella stagione sportiva 1996/97. Per guidare i bianco azzurri di Timau e Cleulis a questo traguardo inseguito vanamente e per alterne e sfortunate vicissitudini negli anni precedenti, la società ha pensato di chiamare Otello Petris decano e protagonista assoluto del calcio carnico che ha saputo trasmettere ai ragazzi del presidente Flavio Mentil la giusta mentalità per uscire finalmente dal tunnel della terza categoria e approdare nella cadetteria.
 
L’inserimento di alcuni giovani, l’esperienza del capitano Claudio Bellina, vero trascinatore assieme al fratello e bomber Nereo, e la raggiunta maturità calcistica di calciatori come Gianpaolo Puntel, Massimo Mentil, Piergiorgio Bonanni, Francesco Del Stabile e l’arrivo di Dario Colavizza a dare equilibrio al centrocampo hanno consentito al Timaucleulis di condurre un campionato di vertice rimanendo in testa alla classifica per tutta la stagione fino a raggiungere la promozione con due giornate di anticipo dalla fine.
La stagione successiva che rappresenta l’esordio in seconda categoria, incomincia con un grave lutto che colpisce la società sportiva e l’intera comunità, la prematura scomparsa di Daniele Primus per anni Presidente del settore calcio e figura di riferimento per tutti gli atleti e i dirigenti della Polisportiva. La squadra dopo un attimo di smarrimento, e grazie al contributo di Elvio Puntel, Presidente del settore calcio, riesce a condurre un buon campionato con risultati che la portano a raggiungere la salvezza con tranquillità, e a guardare all’anno successivo con ottimismo.
Il campionato 1998/99 si apre con il cambio della guardia alla guida della squadra: ad Otello Petris succede una vera bandiera del Timaucleulis, quel Remo Maieron che dopo tante reti fatte con i colori bianco azzurri e i l “capriol sul petto”, prova a togliersi le soddisfazioni guidando i suoi ragazzi dalla panchina.
 
L’anno inizia subito bene: un ottimo calcio, l’inserimento di alcuni giovani provenienti dal settore giovanile, risultati importanti, catapultano il Timaucleulis alla fine del girone di andata al secondo posto in classifica. Il girone di ritorno però riserva un brusco ritorno alla realtà e agli obiettivi iniziali: complice un calo generale nella fase cruciale del campionato e alcuni infortuni importanti, la squadra si ritrova invischiata nella lotta per la retrocessione a testimonianza anche della difficoltà di un campionato come quello di seconda categoria, e raggiunge la salvezza con una serie di risultati nelle ultime giornate di campionato, indimenticabile il 4 a 3 infilato al Ravascletto dopo un incontro al cardiopalma ed essere stati sotto per 1 a 3 a dieci minuti dal termine.
Per alcuni problemi Remo Maieron al quale va il merito di aver espresso un calcio in controtendenza rispetto alle stagioni precedenti, e pur rimanendo vicino alla società deve lasciare; il ritorno di Otello Petris già nell’aria si concretizza con l’inizio della stagione che vede i bianco azzurri ripartire vogliosi di riproporsi come squadra protagonista del campionato. Non sempre però si riesce a mantenere i propositi iniziali: infortuni importanti nei momenti delicati (Nereo Bellina e Francesco Del Stabile su tutti), problemi di equilibri tra i reparti, e …gli avversari ci presentano un Timaucleulis che tra alti e bassi vista anche la classifica corta si ritrova a tratti a lottare nelle posizioni di vertice, e a tratti a lottare per la salvezza che viene raggiunta proprio all’ultima giornata in un derby fratricida a Cercivento dove l’esperienza dell’inossidabile Carlo Rugo e della bandiera Claudio Bellina e la rete del bomber Bellina ci consentono di rimanere ancora una volta in seconda categoria.
Siamo ai giorni nostri, la squadra è affidata al giovane mister Carlo Rugo, che succede al mitico Otello Petris, al quale va il nostro più sentito ringraziamento per quanto profuso in tutti questi anni sia quanto ad amicizia che a conoscenze calcistiche, e che ha il compito non facile di trasmettere ad una squadra con buone potenzialità un equilibrio tattico che le permetta di condurre un campionato tranquillo e senza i patemi dello scorso anno.
Concludo con un invito agli sportivi di Timau e Cleulis: il sostegno alla squadra, che rappresenta una risorsa per l’intera comunità sia sempre presente, in quanto i ragazzi bianco azzurri ne hanno bisogno.