PALUZZA. Deflusso dei fiumi: vertice con Tondo. Oggi in sala San Giacomo
(Gino Grillo)

Mentre a Paluzza oggi si dibatterà per il rilascio del minimo vitale sulle aste dei fiumi di montagna, in un incontro organizzato in sala San Giacomo (inizio alle 9.30) dal Comitato per la tutela delle acque del bacino montano del Tagliamento con il patrocinio del Bim-Consorzio dei comuni del bacino imbrifero montano del Tagliamento e a cui parteciperà il presidente della Giunta regionale Renzo Tondo, l’ex presidente del Bim, Renzo Petris, in una nota ricorda che «il tema del deflusso minimo vitale nei fiumi, cioè il rilascio delle acque per formare invasi di ogni tipo ai fini della produzione energetica, è stato oggetto di una rilevante azione politica negli anni passati. Nel 1998 il Bim si sedette ad un tavolo di concertazione con l’Enel e l’Autorità di bacino di Venezia per verificare la possibilità di avviare una sperimentazione, precedentemente già provata sul fiume Piave, sui rilasci d’acqua dalle prese di Plan Dal Sac sul Lumiei, sul Degano ad Ovaro e sul Tagliamento a Caprizzi. Due anni di trattative avevano portato ad un accordo, approvato anche dall’Eurogen, che nel frattempo si era sostituita all’Enel nella titolarietà delle prese idroelettriche. Nel frattempo Petris lasciava il mandato del Bim e le proposte scaturite dalla sperimentazione, effettuate sui bacini del Lumei e del Degano, avevano fatto concertare il rilascio di 350 litri al secondo dal torrente Lumiei e 1200 dal Degano. «Tale iniziativa – prosegue Petris – è stata affossata nel giugno del 2000, prima di apporre le firme sul protocollo d’intesa da due spinte contrapposte e antitetiche nella proposta, ma coincidenti sull’esito: i fautori dello "status quo" e i patrocinatori del "tutto o niente"». La firma non venne apposta e l’acqua non venne rilasciata. In seguito, la legge regionale 28/2001, che affrontava il nodo dei rilasci anche dalle derivazioni in essere, è stata impugnata dalla presidenza del Consiglio dei ministri perchè la Regione non poteva definire gli obblighi di installazione e manutenzione in regolare stato di funzionamento dei dispositivi per la misurazione dei volumi di acqua pubblica, se non a seguito dell’emanazione di linee giuda per la predisposizione del bilancio idrico da parte dello Stato. «La proposta – termina Petris – che è stata portata avanti per due anni, e poi bocciata, avrebbe permesso il bypasso di tutto ciò».
Oggi a Paluzza sarà interessante sentire l’ingegner Antonio Rusconi, segretario generale dell’Autorità di bacino, su "Lo stato di attuazione della normativa sul deflusso minimo vitale nel bacino montano del Tagliamento", l’ingegner Wilfred Klaus su "Alcuni modi pratici adottati in Austria per la conservazione della vitalità e dell’equilibrio dei corsi d’acqua soggetti a derivazioni" e il dottor Massimo Morettuzzo del Cevi su "Acqua, bene comune dell’umanintà".


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