Bravi tutti gli azzurri. Per Di Centa è la prima medaglia della carriera alle Olimpiadi
(E.F.)

La staffetta è un appassionante testa a testa, ma nel finale Alsgaard con una volata mozzafiato batte Zorzi. La Norvegia è ancora più forte

SOLDIER - HOLLOW – Norvegia-Italia 2 a 1. Per la terza volta consecutiva la staffetta 4 x 10 km di sci nordico delle Olimpiadi si è chiusa con una volata tra gli azzurri e i nordici. A Lillehammer nel ’94 aveva vinto l’Italia con il guizzo di Silvio Fauner davanti al mitico Bjorn Dahelie. A Nagano nel ’98 ci fu la rivincita dei norvegesi con Thomas Alsgaard che vendicò il prestigioso compagno di squadra beffando lo stesso Fauner. Ieri c’è stata la "bella" ed è stato ancora lui, Alsgaard a bruciare sul filo di lana il nostro Christian Zorzi.
Confermare la medaglia d’argento alle spalle dei "maestri" norvegesi è stato un ottimo risultato, ma alla fine un po’ di delusione è rimasta nel quartetto azzurro. Zorzi è uno sprinter fantastico, non a caso è soprannominato il "Cipollini del fondo". Una volta arrivato appaiato a Alsgaard nello stadio di Soldier Hollow per giocarsela in volata poteva anche essere considerato favorito. Ma la classe del norvegese è venuta fuori tutta quanta. Zorzi è entrato in testa nel rettilineo finale mulinando con agilità come un forsennato.
Alsgaard non si è fatto staccare e con una potenza impressionante lo ha prima affiancato e poi superato di appena 3 decimi. Prima Norvegia, seconda Italia. La medaglia di bronzo è andata alla Germania davanti all’Austria e alla sorprendente staffetta degli Usa.
Che sarebbe stata una gara magica per gli azzurri lo si era capito già nella prima frazione. Fabio Maj chiamato "al lancio" – contrariamente agli annunci della vigilia che volevano il carnico Di Centa in prima frazione, decisione rientrata all’ultimo momento – ha dato vita a una prestazione straordinaria. È scattato come un grillo piazzandosi subito nelle primissime posizioni e chiudendo al secondo posto ad appena 8’’4 dal norvegese Anders Aukland. Il testimone è passato a Giorgio Di Centa, l’eroe della combinata, che ha sofferto e si è visto risucchiare dal gruppo degli inseguitori con Estonia e Germania agguerritissimi. Di Centa ha chiuso in affanno, ma ha consegnato il bastoncino a Piller Cottrer al quarto posto staccato di 23’’9 dal norvegese Frode Estil e appaiato a Estonia e Germania. E qui Pietro ha dimostrato la sua grande classe. Una frazione formidabile: il sappadino è andato subito all’attacco mettendo alle corde i compagni di fuga. Poi ha sentito che le gambe giravano al meglio e allora ha provato il tutto per tutto ed è andato all’assalto del norvegese Kristen Skjeldal, il più debole del quartetto nordico.
Una rincorsa fantastica. Un lungo attacco in salita e lo ha raggiunto e assieme sono giunti al traguardo con 9’’1 di vantaggio sull’Estonia e 12’’9 sulla Germania. Ultima frazione con Christian Zorzi e Thomas Alsgaard che sono partiti appaiati e appaiati sono arrivati fino alla volata finale favorevole alla Norvegia.


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