CARTIERA BURGO. Lettera aperta di Italia nostra ai dipendenti

«L’autonomo intervento dei carabinieri addetti ai controlli ambientali nell’area interessata dagli scarichi della cartiera, e il conseguente provvedimento della magistratura che può condurre alla chiusura dello stabilimento se non verrà attuato l’adeguamento del depuratore alla normativa vigente in materia di tutela del patrimonio idrico, ha scatenato una fortissima apprensione in tutti voi, lavoratori della Burgo, sfociata in una serie di manifestazioni, che hanno visto il loro culmine lunedì».
Comincia così una lettera aperta del presidente onorario sella sezione carnica di Italia nostra, Marco Marra, ai dipendenti della Burgo di Tolmezzo.
«Nello scorrere di queste concitate giornate - prosegue la lettera - alcuni hanno ritenuto di individuare negli ambientalisti il capro espiatorio; per cui, chi rappresenta le associazioni che operano in difesa dell’ambiente diventa automaticamente un nemico dei lavoratori, un affamatore della classe operaia. Convinzione questa ben evidenziata da certi commenti percepiti nel piazzale della cartiera e nei bar, non solo di Tolmezzo, nei confronti della mia persona».
«Riflettendo su quanto sta accadendo - ha scritto Marra – ho ritenuto di rivolgermi a voi con questo scritto perché io non sono stato presente al vostro raduno di piazza, in quanto considerato persona non gradita. La mia assenza non è stata motivata quindi da timore di confrontarmi con voi. Ma proprio attraverso questo scritto vi esprimo la piena solidarietà per il vostro impegno in difesa del posto di lavoro. Una solidarietà non fatta di parole, ma concreta, perché se oggi non volete comprendere, un giorno capirete che chi difende l’ambiente difende anche la vostra vita e quella dei vostri figli e dei vostri nipoti».
«Nel caso specifico della cartiera - ha continutao Marra – se si fosse tutelato per tempo il contesto ambientale in cui operate non avreste subito i rischi che oggi ricadono sulle vostre teste e ho piacere che monsignor Zanello abbia pronunciato ufficialmente queste frasi: "l’ambiente non è una cornice, ma un sistema globale con, al suo centro, le persone". Tutela dell’ambiente significa non solo aria e acqua pulite, ma anche gente serena. Sarebbe da irresponsabili preoccuparsi solo del lavoro e non anche dell’ecologia perché l’ambiente, prima o poi, si ritorcerà contro di noi».
«Demagogia e populismo a buon mercato - ha concluso Marra – non risolvono i vostri problemi proprio perché la loro soluzione va individuata nei provvedimenti concreti che verranno attuati, senza ulteriori ritardi, per il risanamento ambientale».


www.messaggeroveneto.it


< Torna alla pagina di febbraio