CERCIVENTO. Il Comune ha deciso di adottare per la prima volta un Piano regolatore generale
(Gino Grillo)

Saranno recuperate le abitazioni storiche

Cercivento adotta, per la prima volta nella sua storia di Comune, il Piano regolatore generale. Viene così abbandonato il piano di fabbricazione che aveva dettato sinora le norme per lo sviluppo urbanistico del paese. Il Prg è stato adottato nell’ultima seduta di consiglio, tenutasi l’altra sera e ha messo in rilievo la volontà del consigli comunale, che lo ha votato a grandissima maggioranza, di recuperare e valorizzare il paese, ma specialmente il suo centro storico, da un punto di vista archittettonico.
Il Prg è stato realizzato dall’architetto Paolo Petris di Udine che si è avvalso della consulenza tecnica del tecnico comunale Eddo Della Pietra e del consigliere comunale Angelo Masutti. L’amministrazione De Alti aveva già iniziato l’opera di recupero del centro storico, adottando pure un provvedimento di finanziamento fino al 30% della spesa totale, tramite fondi comunitari, per opere effettuate da privati che abbellivano le facciate delle loro abitazioni. Cercivento vanta un notevole patrimonio abitativo, fatto da abitazioni "ricche" costruite ai tempi d’oro dei Cramars, il Settecento. Il piano prevede il recupero di alcune abitazioni tradizionali locali, quali l’ex laboratorio di ceramica di casa dai Citars, la valorizzazione del complesso Morassi, un fabbricato che al suo interno conserva una capella privata per riti religiosi, casa Tiridin, ricca di archi e ora utilizzata come sede di importanti manifestazioni locali. Un recupero che vuole essere funzionale per dare impulso al turismo. I piani particolareggiati che seguiranno il piano regolatore generale, ha anticipato il sindaco Dario De Alti, daranno spazio particolare alla Farie dal Checo in vista di costruire una vera e propria via dei mulini, un itinerario storico, culturale e turistico che ha visto l’amministrazione comunale acquisire uno degli ultimi mulini privati: la Farie, rimasta in attività sino al 1970. Il percorso interesserà ben 5 mulini che verranno riattivati inizialmente come realtà museale, mentre si ricercheranno altre soluzioni di utilizzo. Che il futuro dei paesi di montagna sia nel turismo vede d’accordo maggioranza e minoranza consiliare.
Il Prg prevede infatti tre importanti iniziative legate all’agriturismo: due private e una pubblica. Quelle private esistono già a Ciandelin e Museis, mentre si pensa di recuperare un antico stavolo con soffitti a volta in località Ciavrias dove verranno realizzate delle logge per cavalli e si ricaverà una cinquantina di posti letto dal mettere a disposizione del turismo.


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