TIMAU. Trovate bombe: fermi i lavori del paramassi.
(Gino Grillo)

Gli ordigni, della Grande guerra, rinvenuti nella zona di Timau dove c’erano le trincee

Fermi i lavori del vallo paramassi a Timau. Questa volta i faggi, e le conseguenti vicissitudini giudiziarie non hanno alcunché a che fare con la sosta forzata cui è costretta per motivi di sicurezza la Vidoni di Udine, che ha l’appalto per l’edificazione dell’opera di protezione a difesa della borgata Oubarlont del Pauan dalle valanghe che possono cadere dai monti Ganzschpitz e Creta. A fare fermare i lavori questa volta sono alcune bombe inesplose rinvenute durante i lavori. Si tratta di ordigni risalenti alla prima guerra mondiale, quando queste vette erano contese fra i soldati austriaci e quelli italiani.
Tutta la zona di Timau è un continuo susseguirsi di camminamenti, trincee, dove ha combattuto pure il padre dell’attuale pontefice Wojtila nelle file dell’esercito austroungarico e dove oggi si trova un museo sulla grande guerra. Gli ordigni ritrovati sono emersi dal terreno uno alla volta. Dapprima, una settimana fa, quando si è trovato una bomba, si pensava a un ritrovamento sporadico. Una volta transennata la zona, si era ripreso a scavare, ma il ritrovamento di altri ordigni, per lo più bombe del tipo ananas, armi tipicamente utilizzate da chi stava in trincea contro gli assalitori, ha consigliato di bloccare definitivamente i lavori in attesa di una bonifica di tutta l’area.
Le bombe non dovrebbero essere ancora particolarmente attive, ma la prudenza in questi casi è d’obbligo. Ora l’azienda udinese sta definendo un contratto con una ditta privata, regolarmente autorizzata, per bonificare tutta la zona. Si pensa infatti che, vista la particolarità della zona, e la sua posizione strategica per quel tipo di guerra, di trincea che si combatteva 100 anni fa, ce ne possano essere altre lungo la zona interessata dai lavori della costruzione del vallo paramassi. Una volta completata l’opera di sminamento, gli ordigni ritrovati saranno consegnati agli artificieri dell’esercito che provvederanno a neutralizzarli o a farli esplodere in maniera di massima sicurezza.


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