AMARO. L'Aiat della Carnia si é presentata

Superate le fasi dei bisogni elementari e delle esigenze di sicurezza e di socializzazione da colmare attraverso prodotti e servizi, la società contemporanea, definita "delle emozioni", cerca soprattutto esperienze per appagare autostima e ricerca di realizzazione, attraverso un insieme di prodotti, servizi ed esperienze, appunto, che "qualcuno" mette in scena e organizza per creare eventi e momenti unici e irripetibili altrove. E' la formula chiave del turismo in quanto sintesi di "esperienza e rappresentazione" e momento di integrazione delle diverse filiere per offrire un territorio nel suo insieme, così come l'ha sintetizzata il ricercatore Stefano Dall'Aglio al convegno tenutosi ieri pomeriggio ad Amaro (sede Agemont) sul nuovo modo di fare turismo quale emerge dalla legge regionale 2 di quest'anno, e al quale è intervenuto in chiusura anche il presidente della Regione Renzo Tondo. Una lettura che ha dato spessore ai dati sulle linee di tendenza colti sia nel quadro di politica turistica generale che in quello più specifico della Carnia. Se, infatti, anche in qui si registra un calo di attività e di posti letto, è altrettanto vero che netto è l'aumento delle presenze (dal '96 al 2000 +29 per cento quelle alberghiere e +35 per cento quelle extralberghiere) pur senza una proporzionale redditività. Quanto ai poli invernali, anche altrove, è stato evidenziato, tutte le società che gestiscono impianti di risalita sono in perdita. Così appare sempre più importante non trascurare la valorizzazione di nessuna voce: dallo sci, ai rifugi, al bed & brekfast, all'agriturismo, all'artigianato. Segno che il turismo è cambiato e che per avere risultati non basta promuovere le singole località bensì un sistema di servizi dentro un intero comprensorio, costruendo proposte e organizzando i flussi turistici . E' la strada seguita negli ultimi anni dall'APT della Carnia che attraverso un crescendo di manifestazioni (da "Carnia cuore antico" e Carnia Alpe Verde" a "Un villaggio chiamato Carnia") ha sempre integrato i suoi 28 comuni, i suoi 121 borghi, le sue 7 vallate. Un'esperienza questa in un certo senso anticipatrice del ruolo di "braccio operativo" sul territorio che la nuova legge affida alle Agenzie di Informazione e Accoglienza Turistica (AIAT), come ha sottolineato il commissario di quella della Carnia Giovanni Da Pozzo. La legge, è stato ricordato, anche attraverso una semplificazione normativa, si e' posta l'obiettivo di mutare impostazione affidando ai privati un ruolo determinante nelle scelte. Una responsabilità per gli imprenditori e operatori turistici definiti dal presidente Tondo essenziali per la crescita del sistema regionale soprattutto in questa fase di confronto diretto con il prossimo ingresso nell'Unione di Paesi dell'Est, in vista del quale l'Amministrazione spinge su fronte dello snellimento della macchina burocratica e del controllo della spesa pubblica oltre che del miglior utilizzo degli strumenti comunitari. Leggi di settore come questa sul turismo, come quella già varata sul commercio e quella in preparazione sulla innovazione tecnologica, scaturite da un lavoro di concertazione, sono passaggi importanti, ha concluso Tondo, imprescindibili però da una attenzione costante a crescere sul piano della qualità in quanto vero e proprio valore aggiunto. Pensando in positivo e concreto, è stato il messaggio finale, con due esempi a supporto: il sostegno alle piccole attività commerciali della montagna più lontana e difficile e l'Asse Montagna (67 miliardi di lire) che il Friuli-Venezia Giulia, unica Regione italiana, ha fatto passare a livello europeo.

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