PAULARO. Tutto il paese deve bollire l’acqua
(Sabrina Clama)

Sulla crisi idrica e sui modi di risolverla Tiepolo critica il consigliere di minoranza Plozner

Il procuratore Cavalieri ha autorizzato il sindaco a prolungare la durata dell’ordinanza

Continua l’emergenza acqua a Paularo. Il procuratore della Repubblica di Tolmezzo, Enrico Cavalieri, ha autorizzato infatti il sindaco Sergio Tiepolo a emettere un’ordinanza per la bollitura dell’acqua in tutto il paese, finchè la rete idrica non sarà sistemata. Intanto, la giunta di Paularo al completo, è stata ricevuta dal prefetto Salanitri che assicurato il suo impegno per risolvere l’emergenza.
Ma nel paese della Val d’Incarojo non si placano le polemiche per quanto riguarda il problema dell’emergenza idrica. Dopo le dichiarazione del capogruppo "Uniti per Paularo" Alessandro Plozner, che ha esposto le sue perplessità sull’operato dell’amministrazione comunale per colmare il lungo periodo di siccità, il primo cittadino di Paularo, Tiepolo, esprime il suo parere. «Le impressioni e i giudizi negativi di Plozner nei confronti dell’amministrazione dimostrano ancora una volta - dichiara Tiepolo - il basso profilo e il poco senso amministrativo nei confronti di quell’elettorato che gli aveva dato fiducia negli anni tra il ’75 e il ’90. La sua sconfitta sta a dimostrare che in passato è stato proprio lui a non saper gestire nel migliore dei modi la cosa pubblica in fatto di reti idriche, fognarie. Basti pensare che sono rimasti nel libro dei sogni i progetti dell’epoca, compreso quello di "Meledis", che ora ha citato per rendersi nobile al cospetto della gente».
La replica del sindaco Tiepolo assume toni concitati quando pone in evidenza che il consigliere Plozner «non si è reso conto di quanto poteva fare per la comunità durante il post-terremoto e dopo l’alluvione del settembre 1983. Questo disinteresse accumulato negli anni ha comportato la logica conseguenza di oggi, e purtroppo si vedono i segni di un tracciato amministrativo discutibile». Sergio Tiepolo conclude il suo intervento sostenendo «che il vero amministratore, il leale consigliere comunale si identifica nel momento in cui un paese soffre e cerca in tutti i modi di esercitare il proprio mandato al servizio della collettività».


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