Tolmezzo. Emerso il perimetro del castello del 1392.
(Fausto Coradduzza)

Una sorpresa: il fossato distava una decina di metri dalle mura della città

Sono stati proprio utili gli scavi effettuati dalla ditta Geo Test di Trieste, società regionale che lavora specificamente nel settore della geologia e dell’archeologia, per individuare con certezza i resti del castello e delle mura di cinta tolmezzine prima di iniziare l’opera di recupero dei siti archeologici più interessanti di Tolmezzo. Da un lato è emersa completamente tutta la struttura della torre di guardia del castello, come è apparsa con certezza l’esistenza delle fondamenta e di tutto il perimetro del castello patriarcale che, come riferiscono gli antichi storici, era stato eretto dai patriarchi di Aquileia nel 1392; dall’altro sta rinvenendo chiaramente alla luce la struttura delle mura di cinta della città con una sostanziale novità. Il fossato che correva tutto attorno alla cinta muraria non era immediatamente adiacente a essa, ma distava una decina di metri a eccezione, ovviamente, della zona delle porte ove c’erano i ponti levatoi. Questo, quindi, è quanto emerso da tale campagna di scavi. «Ora – come riferisce il presidente del consiglio regionale Martini, che ha seguìto in questi anni, prima come presidente della Comunità montana della Carnia, poi quale presidente della prima commissione finanze della Regione e ora da presidente del consiglio regionale – si tratta di accelerare i tempi di questi recuperi, fra i quali anche quelli della ricostruzione della torre Reitembergher, della sistemazione definitiva di palazzo Garzolini, come previsto dalla legge finanziaria del 1996 e da alcuni provvedimenti specifici per le zone terremotate». Rimarrebbe, poi, da completare il parco archeologico di Pra Castello riportando alla luce, come oramai abbastanza facile, tutte le fondamenta e la pianta del castello da poco evidenziate ma ricoperte per evitare danneggiamenti causati anche da eventi atmosferici. Nei giorni scorsi, inoltre, se ne è anche parlato fra lo stesso Martini e il presidente della giunta regionale Tondo al fine di reperire, nella nuova finanziaria, gli 800 milioni che mancano al tutto. Come si sa il vecchio castello, prima che ancora a Tolmezzo sorgesse la Gastaldia, che era ubicata nella zona dell’albergo Roma, il castello e la torre Picotta erano punto di riferimento delle pievi e dei vecchi castelli di Cesclans, Illegio, Santa Maria Oltrebut e Invillino. Si tratterebbe, dunque, di completare un significativo parco archeologico con un mix di alto e basso medioevo, unico in Friuli.

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