Udine. Plurilinguismo a confronto. Da domani a domenica un convegno organizzato dall’Università
(B. L.)

I lavori, che richiamano a Udine studiosi da tutto il mondo, si concluderanno a Sauris

UDINE – È facile parlare di plurilinguismo, più difficile creare le condizioni perché le lingue siano realmente vive e usate. Proporre un dibattito su questo tema è la scommessa del convegno internazionale Educazione plurilingue: dalla ricerca di base alla pratica didattica, organizzato dal dipartimento di Scienze filosofiche e storico-sociali dell'Università di Udine. Il convegno si svolgerà da domani a domenica tra Udine e Sauris e prevede una serie di interventi da parte di alcuni tra i massimi esperti internazionali di plurilinguismo, ma anche delle manifestazioni culturali – di cui parliamo più diffusamente qui a fianco – che dimostrano il taglio non strettamente accademico voluto dagli organizzatori. Ad aprire la giornata inaugurale domattina, alle 10, nella sala convegni di palazzo Antonini a Udine, dopo il saluto del rettore dell'ateneo Furio Honsell, sarà Domenico Leonarduzzi, consigliere speciale della Commissione Europea che parlerà di Politiche comunitarie nel settore dell'educazione, cui seguirà la relazione di Tatiana Slama Cazacu, dell'Università di Bucarest, che parlerà de La personalità bilingue. Le lingue meno diffuse in Europa, invece, sarà l'argomento dell'intervento di Bojan Brezigar, presidente dell'Ufficio europeo per le lingue meno diffuse. Nel pomeriggio i lavori riprenderanno alle 15 con l'intervento di Martin Dodman dell'Università di Bolzano con Dal multilinguismo al plurilinguismo. La giornata terminerà con le relazioni di Franco Fabbro dell'Università di Udine su Gli aspetti multilinguistici dell'educazione plurilingue, di Carmel Mary Coonan, dell’Università di Venezia su L'aspetto linguistico dell'educazione bilingue: la dimensione metodologico-didattica, e di Silvana Schiavi Fachin, dell’Università di Udine sui Programmi di educazione plurilingue in Friuli. Il convegno proseguirà venerdì, dalle 9, a palazzo Antonini. Paolo Emilio Balboni, dell’Università di Venezia parlerà su Alias, l'approccio alla lingua italiana per gli allievi stranieri. Andrea Csillaghy, dell’Università di Udine si soffermerà su Il bi-plurilinguismo: aspetti e implicazioni emotive. Vincenzo Orioles, dell’Università di Udine disquisirà sul fatto Se sia “politically correct” denominare le minoranze linguistiche, mentre David Katan, dell’Università di Trieste parlerà su Una Weltanschaung interculturale degli insegnanti di lingue. Nel pomeriggio Mario Dutto si soffermerà su La formazione degli insegnanti delle lingue di minoranza. Lucija Cok, ministro dell’Istruzione e della ricerca della Slovenia parlerà su Il bilinguismo sloveno-italiano: la formazione degli insegnanti. Lo scozzese Morag MacNeill, del Leirsinn Research Centre, affronterà La creazione di un master europeo per la formazione degli insegnanti di lingue minoritarie. Poi toccherà all’olandese Daniel Beetsma, del Mercator Education, su Il trilinguismo primario in Europa; e ad Alessandra Burelli, dell’Università di Udine, che parlerà su Materiali didattici per l'educazione plurilingue: l'esperienza friulana. Sabato il convegno si sposterà a palazzo Belgrado, sede della provincia di Udine, per ascoltare, dopo il saluto del presidente Marzio Strassoldo, Norman Denison dell'Università di Graz che parlerà de L'isola germanofona di Sauris. Infine, domenica, l'appuntamento per i convegnisti è fissato a Sauris dove sarà possibile visitare l'isola plurilingue durante l'Eurofestival: un mont-tantis vôs.

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