Arta Terme. Corsa in montagna. De Gasperi vola in cima al mondo
(Vincenzo Mazzei)

L’attacco decisivo lo sferra in discesa.
Secondo Emanuele Manzi e terzo l’inglese William Burns
E’ il quarto alloro per l’atleta di Bormio e la 17» volta che l’Italia seniores vince il mondiale


ARTA - TERME – Azzurro intenso nel cielo di Arta Terme, dove la squadra degli atleti seniores ha fatto l’en plein nella Coppa del mondo di corsa in montagna. Oltre all’oro di Marco De Gasperi e all’argento di Emanuele Manzi, l’Italia ha centrato per la diciassettesima volta consecutiva la Coppa del mondo di corsa in montagna, cioè dal 1985, anno in cui nacque a San Vigilio di Marebbe (Brescia). Un trionfo scaramanticamente temuto dai ragazzi del ct Raimondo Balicco, che hanno invece saputo centrarlo proprio in Carnia, terra di campioni e di sport, costruendo uno straordinario capolavoro di grande scuola e di tattica agonistica, puntando su gente di esperienza dai garretti d’acciaio. Protagonista assoluto della coppa è stato comunque il valtellinese Marco De Gasperi, di Bormio, capace di rivincere il suo quarto alloro iridato, dopo quello juniores e quello seniores. Quest’ultimo, fra l’altro, conquistato due anni fa in Malesia al tempo in cui militava nelle file della polisportiva Nuova Aurora Zuglio, società che in qualche modo, quando decise di organizzare questa Coppa, prese l’iniziativa anche nella prospettiva di dare la possibilità al proprio campione di bissare quel successo. E Marco non ha deluso. L’azzurro, uno specialista del misto salita-discesa, dopo avere scollinato tranquillo la lunga ascesa di Cabia, nel tratto in discesa ha attaccato i fuggitivi Antonio Molinari e l’inglese William Burns, superandoli. Il forestale ha quindi preso il comando della corsa, che ha tenuto fino all’arrivo, nonostante una caduta. Nella stessa discesa gli altri due azzurri, Emanuele Manzi, di Gravedona, e Lucio Fregona, di Asolo, anche questi compagni di casacca del vincitore, hanno praticamente impostato la loro corsa, recuperando diverse posizioni e chiudendo la prova rispettivamente al secondo e al quinto posto. Nella parte dello sterrato del secondo giro del tracciato, dopo il nuovo faticoso scollinamento di Cabia, l’inglese in verità si era fatto minaccioso, ma la coppia lombarda ha stretto i denti e prendendo fiato ha respinto con decisione l’attacco. Comunque meritato il bronzo di Burns. Hanno deluso più del previsto il francese Fontaine, classificatosi al 15¼ posto con a ruota Molinari, il portoghese Goncalves, ottavo, e l’inglese John Brown. Andrea Agostini, quarto uomo della nazionale, ha chiuso al diciottesimo posto. All’inizio la fiammata dell’eritreo Nebai Habtegiorgs, dominatore fra gli juniores l’anno scorso a Bergen, non ha spaventato nessuno, e neppure quella dell’altro connazionale Mesfin, quando nel primo passaggio a Cabia si era portato a ridosso dei primi. Ad accogliere all’arrivo il nuovo campione mondiale Marco De Gasperi, oltre al direttore della manifestazione e suo ex presidente, Giacomino Rupil, c’erano il sindaco di Arta, Giovanni Battista Gardel, lo staff della nazionale, la regina di Valfurva, Deborah Compagnoni, testimonial delle Universiadi di Tarvisio 2003, e la piazza gremita di pubblico. Un trionfo.

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