Sauris - Zhare ha la sua grammatica.
(Oscar Puntel)

Ora anche la lingua che si parla a E verrà presentata ufficialmente alla popolazione, assieme al secondo quaderno del Centro Etnografico, sabato 6 ottobre, alle ore 18, presso la Sala Gradoni del Kursaal.
"Dialetto saurano. Fonologia e grafia – Cenni di grammatica, sostantivi ed altro" è il titolo del primo abbecedario sistematico sull’idioma locale, ed è stato realizzato dal Comune di Sauris con il contributo della Regione Friuli - Venezia Giulia. Il volume raccoglie una serie di ricerche del maestro Ferrante Schneider sulla lingua saurana ed è corredato da disegni dei bambini della scuola elementare del paese.
La pubblicazione nasce grazie all’impegno dei maestri Antonino Pacilé e Novella Petris, che hanno raccolto il materiale, messo a disposizione da Rosa Lucia Faverio, moglie di Schneider, e dai figli Claudio e Fausto.
L’autore, Ferrante Schneider, pur distante dal paese natale per molto tempo – per 27 anni ha insegnato in Lombardia - non ha mai dimenticato le sue radici e la sua lingua, che diventeranno motivo di approfondite ricerche e studi finalizzati alla produzione di strumenti idonei a mantenere viva la parlata saurana e di regole organiche per la lingua scritta.
Quando nel 1990 fece ritorno a Sauris, come insegnante propose una serie di attività facoltative per gli alunni della locale scuola elementare, predisponendo un primo prezioso manualetto contenente elementi grafo-fonematici e letture in saurano tradotte da autori vari e corredate di vocabolario e semplici esercitazioni. Anche se il suo obiettivo più ambizioso era quello di elaborare un sussidio linguistico molto più approfondito e completo da proporre a tutta la comunità.
Per quasi quattro anni, nel suo paese, Ferrante Schneider si confermò educatore e persona di grande esperienza, figura costante e sempre presente nel quotidiano scolastico e quindi in quella piccola realtà. Morì, dopo un anno di malattia, il 3 luglio 1995 senza essere riuscito a completare la sua opera.
Ma, spiegano nell'introduzione Antonino Pacilé e Novella Petris, "ha raggiunto un obiettivo molto più grande e fondamentale per la nostra comunità: ha trasmesso alle nuove generazioni la consapevolezza che la parlata saurana è un patrimonio immenso che valorizza, arricchisce e distingue chiunque lo possieda".
Lucia Protto e Domenico Isabella hanno invece curato il libro "Pete vur ins / Prega per noi. La devozione popolare a Sauris", secondo quaderno del Centro Etnografico che nasce dopo l’omonima mostra allestita tra l’agosto del 2000 e l’aprile del 2001.
Preceduto da un’introduzione di Gian Paolo Gri e da un saggio di Rosanna Cavallini, esso raccoglie sprazzi di fede autentica e genuina, quella di una volta.

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