Carnia. Cento posti di lavoro con Leader II
(Gino Grillo)

Realizzati in cinque anni tutti i progetti previsti. Investiti dalla Cee dieci miliardi

Cento nuovi posti di lavoro: è questo il risultato della prima fase del progetto comunitario Leader II, ormai conclusa, emerso a Preone nel corso di un seminario organizzato dall'Istituto nazionale di economia agricola, per fare il punto della situazione.
Ospitato da Carnia Leader, il seminario ha visti presenti gli altri Gruppi locali d'azione della Regione.
Proprio Carnia Leader, durante la riunione ha chiarito come tutte le azione programmate sul territorio Carnia siano giunte, dopo cinque anni, al traguardo, raggiungendo tutti gli scopi prefissisi. Carnia Leader è un organismo pubblico- privato, che vede come soci la Comunità montana della Carnia, l'Agenzia per lo sviluppo economico della montagna, l'Apt della Carnia, e diverse associazioni di categoria .
Una piccola analisi sulla realtà venutasi a determinare dalla creazione del Gal e dei suoi progetti vede - come si è detto - la creazione di nuovi posti di lavoro, aumentati di un centinaio di unità, di nuovi posti letto per il turismo montano, di una maggiore professionalità dei vari operatori economici e di una reta informatica a servizio della popolazione residente e delle aziende che operano sul territorio. I miliardi messi a disposizione dalla Comunità europea per questi progetti in Carnia si aggirano sull'ordine della decina, compresi quelli necessari per la gestione della stessa struttura di Carnia Leader. Gli obiettivi raggiunti sono quelli dell'albergo diffuso di Maranzanis di Comeglians, cui erano stati assegnati, compresa la gestione coordinata e l'arredo urbano, 1.380 milioni. Maranzanis ha portato un parco posti letto di 80 posti e permesso il recupero funzionale di edifici che difficilmente diversamente avrebbero potuto essere conservati anche nella loro architettura tipica di queste zone. Carnia Leader si è interessata anche di agricoltura, investendo 410 milioni per un centro raccolta dei prodotti tipici locali della terra. 750 i milioni destinati all'artigianato che hanno permesso l'effettuazione di uno studio sulle attività tipiche artigianali della Carnia, il loro recupero attraverso l'aiuto dato a degli artigiani ad investire nel settore, creando nuove botteghe, oltre alla compartecipazione alla commercializzazione in fiere e mostre in tutta Italia.
Ancora nel campo del turismo è stata investita la somma di 1.220 milioni per creare percorsi tematici, quali circuiti di mountain bike, di equitazione oltre alla partecipazione alla gestione della rete museale carnica. Laboratori didattici sono sorti, a Paluzza e Forni Avoltri, grazie alla Coperativa Laghetti, nel settore del turismo ambientale. Oltre un miliardo e mezzo l'intervento per l'animazione e la commercailizzazione del prodotto Carnia, con corsi di aggiornamento per gli imprenditori turistici e l'edizione di tre concorsi per imprenditori dela montagna che hanno portato alla creazione di alcune aziende, quali l'Agribeer di Sauris, il Centro estetica olistica, la Copperativa Maciao, la Cooperativa Arista e Cucina di Carnia a Tolmezzo, la Latteria dei Cjarsons di Piano d'Arta e la ditta Piero Gallo di Ovaro.
Altri interventi di Carnia Leader, per 1.645 milioni, sono stati destinati, infine, per la creazione di una rete telematica lungo la Val Tagliamento e ad altri servizi tecnologicamente avanzati per le popolazioni e per i servizi alle imprese.

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