Paluzza. Un Gratta e vinci da 500 milioni
(Gino Grillo)

La schedina è stata giocata nella ricevitoria del bar Alpino in via Roma, il cui titolare non ha dubbi
Giallo sulla riscossione: il superfortunato va in banca col tagliando, poi nega la vincita


La dea bendata, attraverso il Gratta e vinci, è arrivata in Carnia, a Paluzza. Nel bar Alpino, in via Roma, di cui è titolare Luca Picquadio, sarebbe stato "grattato" un biglietto da 500 milioni. Il fortunato è un operaio del posto, sulla quarantina, che però, dopo un primo momento, ha smentito. C’è un piccolo "giallo" infatti sulla riscossione della vincita: il superfortunato si è presentato alla ricevitoria, poi si è diretto in una cartoleria per fare la fotocopia del biglietto. Il negozio era chiuso, quindi l’uomo si è diretto in una banca, dove si è fermato a lungo. Quindi, si è ripresentato al bar dicendosi di essersi sbagliato.
Questi i fatti, raccontati dal titolare dell’esercizio pubblico con annessa ricevitoria. «Circa due settimane fa – racconta Luca – quando stavo per riaprire il locale, verso le 13.30, ho trovato il presunto vincitore ad attendermi. In mano aveva una schedina vendutagli dalla mia collaboratrice durante la mattinata. Non mi sbaglio: aveva vinto mezzo miliardo».
Il gratta e vinci è quello del Columbus day. Partendo da una freccia indicata sul tagliando, bisogna seguire un itinerario designato da altre sino a uscire dal quadrante. Se l’uscita si trova in corrispondenza di alcune cifre, si vince la cifra descritta. La schedina del misterioso avventore avrebbe segnalato l’uscita in corrispondenza della cifra a 8 zeri: 500 milioni. «Siamo stati a controllarla e ricontrollarla per alcune ore. Non posso sbagliarmi – sostiene Picquadio –. Poi ho invitato l’avventore a recarsi nella vicina edicola per fotocopiare il tagliando vincente. Volevo esporre la schedina anonima nella mia ricevitoria. L’edicola però era chiusa e allora ho invitato l’uomo a recarsi in banca».
Qui il misterioso vincitore avrebbe trascorso un paio di ore, con il direttore dell’istituto di credito, prima di recarsi nuovamente al bar, ma senza consegnare alcuna fotocopia. Soltanto dopo l’interessato ha esibito un tagliando, che non convince troppo il gestore del bar, dove la freccia di uscita del Gratta e vinci sarebbe a ridosso dei 500 milioni, ma risulterebbe non vincente.
In paese credono che la vincita sia reale e le giocate fioccano. «Prima vendevo 100 biglietti la settimana. Ora, con le voci di questa vincita, i 100 biglietti spariscono in un paio di giorni», asserisce il gestore della ricevitoria paluzzana.
Intanto il vincitore o presunto tale continuerebbe la vita di ogni giorno, mostrando agli amici una schedina non vincente, forse in attesa (la burocrazia statale è lunga) di verificare, sull’estratto conto della banca, l’accredito di mezzo miliardo. Se ciò avverrà dopo il 1¼ gennaio la cifra sarà però in euro.

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