VILLA SANTINA. In trecento alla sfilata dei gruppi folcloristici

Undici le associazioni che hanno partecipato alla festa del costume popolare

La seconda giornata del costume popolare regionale si è svolta a Villa Santina con una grande affluenza di pubblico e con oltre 300 protagonisti in costume friulano.
All’applaudita sfilata, svoltasi in un clima di grande allegria, hanno partecipato gli undici gruppi folcloristici dell’Agff (Associazione fra gruppi folcloristici del Friuli Venezia Giulia) e dieci rappresentanze di cori o dei circoli culturali in costume.
Nel parco del centro sociale, stracolmo di gente, Enzo Driussi ha illustrato le caratteristiche dei vari costumi presentati da coppie in passerella, provenienti da diverse località dell’intera regione, da Tarvisio ad Aviano, da Timau a Monrupino, rappresentanti i diversi modi di vestire.
La manifestazione era stata annunciata da quattro cartelloni, posti nei punti strategici del paese, con scene di danze e ambienti tipici. I negozi, con commessi e commesse in costume, avevano allestito le vetrine con richiamo alla tradizione. I gruppi folcloristici hanno infine presentato alcune danze, in tre enormi cerchi, tra quelle più caratteristiche, al suono di un’orchestra forte di oltre trenta musicanti.
Nel corso degli interventi delle autorità (assessore locale Menegon, vice sindaco di Pasian di Prato, vicepresidente della Filologica Zanier, presidente del consiglio regionale Martini) numerosi sono stati i richiami all’importanza della valorizzazione delle tradizioni, come segno dell’identità di un popolo.
Nell’ambito della manifestazione, molto apprezzata è stata la mostra sul costume popolare regionale, composta da gigantografie di foto risalenti ai primi anni del secolo e da sedici manichini in costume, tra i quali di particolare valore quello premiato al concorso "lineafolk 2000".
Il sindaco Giuseppe Novello, tagliando il nastro inaugurale della mostra, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa, auspicando che possa proseguire, a esempio, anche delle future generazioni.

www.messaggeroveneto.it


< Torna alla pagina di ottobre