Cercivento, un gioco tra le case e le vie per conoscere il paese
(Celestino Vezzi)

Il circolo culturale "La Dalbide" sta organizzando una curiosa iniziativa: a colpi di dadi si affronta il percorso storico

Avvicinarsi alla storia del paese attraverso un gioco? Perchè no? Il Circul Culturâl "La Dalbide" ha programmato una nuova iniziativa con l’intento di stuzzicare nei "circuits" (così si chiamano gli abitanti di Cercivento), e non solo loro, il piacere di conoscere il patrimonio storico, architettonico, tradizionale e leggendario del paese carnico.
Un grande tabellone ricco di variopinti disegni, opera di Annalisa De Conti e Alessandro Silverio, funge da tavolo di gioco dove si dipana il sentiero da percorrere per giungere alla meta. Il tracciato, calato nella realtà locale, è formato da 60 caselle ognuna delle quali riassume in un disegno una proposta di riscoperta di una peculiarità legata al mondo architettonico, al patrimonio storico o a quello più fastasioso delle liendas (leggende popolari) raccolte tra la gente.
La sommaria descrizione potrebbe far pensare a un comune gioco societario come tanti, ma il Glûc da Agàne presenta alcune peculiarità che lo rendono davvero interessante; il percorso di gioco ha la caratteristica di insinuarsi tra le vie, nei sentieri, negli anfratti, nelle tipiche abitazioni, nei luoghi riconoscibili in diversa misura della ridente realtà di Cercivento.
A colpi di dadi, i giocatori, afforontano passo dopo passo il tragitto lungo il quale possono imbattersi in alcune figure tipiche del mondo fantastico delle leggende (l’Omenut dal Praduç, il gjat di Crôce, la vacje Maure, l’orcul, las strias, las agànas, ecc.) oppure acquisire elementi di storia di particolari edifici o costruzioni (casa Dassi, Cristo in tufo, casa Tiridìn, torre di Gjai, casa Morassi, farie di Checo, ecc.).
Il troi (sentiero), che si presenta sinuoso e non privo di sorprese, nasconde anche qualche premio che fa avanzare di casella, oppure qualche penitenza (es. fermarsi un giro per attingere l’acqua alla vecchia fontana) che allontana il traguardo.
Ma il gioco assume una valenza didattica per chi intende approfondire il proprio sapere sul paese: infatti basta sfogliare il libricino/guida facente parte del gioco che si propone in una veste bifronte bicolore rossa e blu richiamante lo fondo dello stemma comunale.
Così chi ama conoscere elementi di storia li può cogliere nella parte rossa dal titolo Blecs di storie allo stesso modo chi invece desidera entrare nel mondo delle leggende trova un vasto campionario nella parte blu intitolata Filcs di linde.
I colori rosso e blu caratterizzano anche i numeri delle caselle del gioco secondo rispettivamente il riferimento alla storia o alla leggenda per una consultazione più rapida del libricino-guida.
«Un gioco, - si legge nella presentazione - un semplice gioco che si propone quale mezzo per entrare nel cuore del paese, della sua storia e delle sue leggende».
L’iniziativa culturale sarà resa pubblica nei suoi particolari aspetti in una manifestazione fissata per domani, a partire dalle 20, nella sala consiliare del Municipio di Cercivento.


www.messaggeroveneto.it



< Torna alla pagina di novembre