OVARO. San Martino nel segno dell’archeologia Una conferenza e visite con una guida

La festa servirà anche a valorizzare le recenti scoperte

Per Ovaro, Val Degano l’intera Carnia, la ricorrenza di San Martino è sempre stato un appuntamento importante di fine stagione. Il mercato che si svolge ancora regolarmente sta a testimoniare l’origine agraria di questa festa che ha sommato nel corso dei secoli la ricorrenza religiosa con le festività rituali per la conclusione dei lavroi nei campi. I tempi e le esigenze sono mutati, ma l’appuntamento dell’11 novembre rimane sempre un importante motivo di incontro. Quest’anno poi nella chiesetta e nell’area esterna ci sono state importantissime scoperte archeologiche. «È previsto in futuro – ha dichiarato il sindaco Not – di intervenire non solo con il volontariato ma anche con interventi strutturali. La Sovrintendenza ha promosso un primo contributo per il pronto intervento nel battistero, domande sono state inoltrate alla Regione e per contributi europei previsti nell’Interreg III». Pertanto nel programma di questa edizione trova ampio spazio quest’argomento. La parrocchia della Pieve, il Comune, l’Apt della Carnia, la Pro loco e il coro "Rosâs di Mont", hanno infatti previsto, domani, alle 19, vesperi della vigilia, seguirà sempre nella chiesetta l’esibizione del coro Val Pesarina, quindi la dottoressa Aurora Cagnana relazionerà sugli scavi e i reperti trovati, parte dei reperti verranno anche esposti al pubblico. Domenica alle 9 messa grande, mentre nella piano si svolgerà il tradizionale mercato con chioschi e bevande di stagione della tradizione di Gorto; per tutta la giornata, ogni ora sarà a disposizione una guida che illustrerà le scoperte archeologiche.

www.messaggeroveneto.it



< Torna alla pagina di novembre