TOLMEZZO. Dodici miliardi per l’industria. Messe in cantiere opere di sicurezza dalle piene dei fiumi e di urbanizzazione
(Gino Grillo)

Appaltati i lavori per un nuovo capannone produttivo e per un magazzino della ferrovia

Cantierati per una spesa di circa dodici miliardi una dozzina di lavori dal Cosint nell'area tolmezzina: interventi che interessano, in generale, la messa in sicurezza di siti industriali con il contenimento delle acque dei fiumi in prossimità di aree Pip, l'urbanizzazione di altre aree Pip in zone più periferiche, la sistemazione dello scalo ferroviario e la realizzazione di alcuni capannoni produttivi.
Uno di questi, finanziato per 1.200 milioni, è l'area degli ex capannoni chimici del Sir, nella zona di Tolmezzo sud. I lavori sono stati appaltati l'altro giorno dal Cosint. A vincere l'appalto la ditta carnica Bidoli.
Le opere – ha spiegato il presidente del Cosint, Oscar Chiapolino – saranno consegnate dopo il fermo invernale, presumibilmente nel mese di marzo, mentre il termine dei lavori è previsto per l'inizio autunno 2002. Sarà costruito un capannone di circa duemila metri quadrati per un'unica unità operativa. A giorni saranno prese in considerazione le domande delle aziende interessate. Il complesso si affiancherà ai 1.600 metri quadri già coperti, e nei quali la Cooperativa l'Unione di Enemonzo è già al lavoro, con appalto separato, per le modifiche necessarie alla messa a norma degli stabilimenti. Qui lavorano già da alcuni anni delle aziende locali che occupano un decina di persone: l'Idea Pelle, che opera per il settore della sedia di Manzano; la Cfl, che lavora come terzista della Seima, e la Karnel, creata da ex operai della Solari di Prato Carnico, che opera nel settore dell'elettronica.
Con il nuovo capannone si presume che l'occupazione possa oltre che raddoppiare. L'assegnazione del nuovo fabbricato infatti terrà conto del numero degli occupati e vedrà previlegiare le aziende che puntano a nuove tecnologie, che presentino un basso impatto ambientale e che diano garanzia di continuità di operatività in loco.
Il complesso che ne scaturirà sarà ampliato dai nuovi lavori, sul retro dei due fabbricati, per costruire un capannone a servizio delle ferrovia. Servirà infatti per lo stoccaggio ed il ricevimento delle merci che giungeranno in Carnia, o si appresteranno, una volta lavorate, a partire per il mercato. Per ampliare la zona di stoccaggio si provvederà inoltre alla copertura dell'area fra i due capannoni. La copertura totale sarà di circa 4.000 metri quadrati che permetterà la movimentazione della merce in un ambiente riparato anche in caso di pioggia o di altre intemperie metereologiche.


www.messaggeroveneto.it


< Torna alla pagina di novembre