PALUZZA. La Servel realizza un mega-impianto

La ditta carnica ha costruito una centrale idroelettrica in Lombardia

Da Paluzza arriva un’altra conferma di quanto siano apprezzati e di come operino gli imprenditori friulani fuori dei confini regionali. È di questi giorni, infatti, la piena operatività a Gordona, in provincia di Sondrio, dell’impianto idroelettrico Mera IV, realizzato dalla ditta Servel-Mera srl di Paluzza presieduta da Duilio Cescutti.
Mera IV rappresenta il prosieguo dei nove impianti costruiti in zona nel secolo scorso dalla società Cisalpina Edison – cui è subentrata l’Enel spa, ora Eurogen spa – con una produzione media annua di circa 845 GWh. Il più importante è quello di Mese (Mera I) realizzato nel 1925, che da solo genera circa 500 GWh.
In questo contesto si posiziona l’impianto Mera IV, costruito immediatamente a valle della centrale di Gordona (Mera III) e che avrà una produzione prevista di circa 15 GWh annui. Le opere dell’impianto sono in sintesi rappresentate da una rilevante opera di presa direttamente nel canale di scarico dell’impianto Mera III, quindi dai 900 metri di una galleria che convoglia le acque all’edificio della centrale (11 metri di altezza e 15 metri sotto il livello del terreno) e dal canale di scarico di 900 metri interamente interrato che riporta nel fiume Mera le acque turbinate. Da sottolineare che la Servel-Mera controllerà a regolerà in tempo reale da Paluzza in telegestione lo stato e le funzioni dell’impianto.
Per il presidente Cescutti questo impianto – che è entrato in esercizio 18 mesi dopo l’avvio dell’iniziativa, 13 mesi dopo l’inizio effettivo dei lavori – è l’esempio di come un’iniziativa imprenditoriale, se felicemente integrata nell’ambiente circostante, possa giungere a compimento in tempi relativamente brevi. Fattori determinanti per la riuscita dell’impresa, conclusa nei termini previsti nonostante oggettive difficoltà, sono state – aggiunge Cescutti – la fattiva collaborazione con gli amministratori e i funzionari dei Comuni di Gordona e Samolaco, del genio civile, del Magistrato del Po, dell’Eurogen e dell’Enel, nonché la disponibilità dei proprietari dei terreni su cui sono state eseguite le opere dell’impianto. Per la sua realizzazione sono comunque stati indispensabili la programmazione e le decisioni della proprietà, l’efficiente opera dei tecnici progettisti e della direzione lavori, l’impegno delle imprese incaricate dell’esecuzione delle opere civili, idrauliche ed elettromeccaniche.
«L’energia idroelettrica – conclude Cescutti –, oggi come ieri, assicura il massimo rispetto dell’ambiente in cui viviamo, ed espone le popolazioni a minori rischi di inquinamento e mutazioni climatiche».

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