Pellizzari nuovo presidente del Museo Gortani
(Fausto Corraduzza)

Il dottor Fabio Pellizzari è il nuovo presidente della Fondazione del Museo carnico delle arti popolari “Michele Gortani” di Tolmezzo. Pellizzari è stato designato dal consiglio di amministrazione nell’ultima riunione, a seguito delle dimissioni date dal maestro Domenico Molfetta (che nel dopo-terremoto, succedendo a Guido Durigon e a Silvio Moro, seguì tutte le problematiche legate alla sistemazione del Museo, e di casa Gortani sede della biblioteca della Carnia, lascito dello stesso senatore) per motivi di salute, il quale era stato, a sua volta, nominato dopo la gestione condotta dalla dottoressa Raffaella Cargnelutti. Il neoeletto presidente vanta un curriculum di tutto rispetto, e anche specifico, per guidare le sorti della fondazione. Ha, infatti, ricoperto in passato diversi incarichi amministrativi. Per quasi tre mandati è stato sindaco di Preone, assessore alla cultura in seno al direttivo della Comunità montana della Carnia e presidente del Consorzio del bacino imbrifero montano del Tagliamento. Attualmente svolge le funzioni di dirigente scolastico all’Istituto comprensivo di Ampezzo. Fabio Pellizzari, accettando il mandato (che ha valenza quinquennale), ha sottolineato «come esso si ponga in una linea di continuità con la gestione di questi ultimi anni caratterizzata da una particolare attenzione per la cura, l’accrescimento e la valorizzazione della raccolta etnografica, ma anche accompagnata da una altrettanto forte consapevolezza di proporre il Museo carnico delle arti popolari quale autorevole interlocutore culturale per tutto il territorio, aperto al dialogo e alla collaborazione con le istituzioni locali e le altre realtà culturali». Lo stesso Pellizzari, sottolineando il consolidamento dei risultati ottenuti negli ultimi anni, «merito – ha detto – soprattutto della gestione della dottoressa Raffaella Cargnelutti», ha auspicato che il futuro della istituzione «si accompagni a possibili ipotesi di sviluppo capaci di dare al Museo un ulteriore prestigio e autorevolezza culturale». Ha concluso sottolineando come tutto ciò sarà possibile solamente con «la collaborazione, l’impegno e la laboriosità di tutto il consiglio di amministrazione della Fondazione».

www.messaggeroveneto.it


< Torna alla pagina di luglio