Campionato carnico 2.a categoria. 14.a giornata (terza di ritorno)
(Massimo Di Centa)

Ancora una frenata per la capolista Cavazzo: dopo la sconfitta di domenica scorsa ad opera del Ravascletto, stavolta tocca al Timaucleulis conquistare un punto e un po’ di gloria. Il tecnico Rugo torna da ex in riva al lago e si toglie la soddisfazione di uscire imbattuto: prima di tutto deve ringraziare al sua difesa e il portiere Bonanni (in vena di prodezze) e un po’ anche la fortuna, col palo a respingere una conclusione di Pellizzari. Se Larcher al 95’ fosse stato più preciso nell’indirizzare verso la porta viola un colpo di testa sarebbe stata una vittoria da ricordare e da far gongolare lo spirito di Helenio Herrera: difesa ad oltranza e vitttoria in contropiede col minimo scarto. Del mezzo passo falso del Cavazzo approfitta il Ravascletto (solo vittorie da quando c’è il Padova in ritiro in Val Calda): nell’anticipo del venerdì sera (ottenuto dalla Federazione proprio per poter disputare un’amichevole coi patavini il sabato) la squadra di Eddy Cicutti passa a Trasaghis al termine di un match dall’andamento incertissimo: dopo 7’, infatti, i biancoverdi, grazie a Da Pozzo e Mario “Romario” Moro erano già sul 2 a 0; un gol di Danelutti al 15’ riaccendeva la sfida, che però tornava a pendere dalla parte degli ospiti grazie ad un gol di Ivan De Crignis dopo altri 5’. Tutto finito? Macchè, Pascolo alla mezzora riportava sotto il Trasaghis e l’ultima ora di gara era un calvario per la squadra di Cicutti, più volte ad un passo da un clamoroso pareggio. Il pareggio, magari, non avrebbe fatto scandalo, ma certo che il primo tempo del Ravascletto è di quelli da incorniciare. Da censurare, invece, il comportamento del Paluzza, che di fronte alle squadre di medio-bassa classifica disfa quanto di buono riesce a costruire con quelle più blasonate. C’è gloria per tutte le “piccole” contro la squadra di Ortobelli: domenica è stato il turno dell’Audax, che senza fare le barricate, ha costretto i nerazzurri al nulla di fatto. La sconfitta di domenica scorsa in Cadore e il pari interno dell’ultimo turno costringono il Paluzza a cedere la piazza d’onore proprio al Ravascletto. Al terzo posto (agganciando appunto il Paluzza) sale anche l’Edera: un primo tempo da dimenticare per la squadra di Mazzolini al cospetto del fanalino di coda Verzegnis: siccome, però, il calcio ha , a volte, la sua logica che va oltre la classifica, il vantaggio degli ospiti alla fine della prima frazione era strameritato. Il gol del solito, inossidabile Luca Craighero aveva fatto sperare la squadra di Sulli, che però quando lo stesso Craighero ha fallito il rigore del possibile 2 a 0 deve aver capito di aver perso una grande occasione. Troppo brutta l’Edera per essere vera ed infatti nel secondo tempo, in due minuti, una doppietta di Goi (un penalty, la seconda trasformazione) capovolgeva il risultato, rimpinguato nel finale da Martin e Lenisa, prima che lo sbadato Craighero sprecasse il secondo rigore della giornata. Nelle zone alte si rivede anche il Malborghetto: il blitz di Moggio porta la firma di Anzilutti. Un gol pesantissimo che affossa i bianconeri del presidente Visconti. In coda tre punti d’oro anche pe rla Nuova Tarvisio, che supera il San Pietro, agganciandolo in graduatoria. E’ un azione caparbia di Simone Schoenberg, dopo soli 3’, a decidere il match e vendicare il pesante 7 a 2 dell’andata.

www.taicinvriaul.org


< Torna alla pagina di luglio