PALUZZA, Un centro servizi per le foreste.

L’ha deliberato ieri il consiglio regionale accogliendo un emendamento della giunta. Baritussio: «Si pone fine alle incertezze derivanti dalla cessazione dell’attività Irfop»

Con un emendamento proposto dalla giunta, approvato ieri pomeriggio dal consiglio regionale, in occasione della discussione del disegno di legge numero 209, potrà essere istituito, nel comune di Paluzza, un Centro servizi per le foreste e le attività di montagna, posto alle dipendenze della Direzione regionale delle foreste, per fornire, nei settori forestale, naturalistico, ambientale, faunistico, dell’agricoltura e dello sviluppo territoriale della montagna, a soggetti pubblici e privati (anche extraregionali), servizi finalizzati ad attività di formazione, di foresteria e di segreteria. Lo riferisce il consigliere regionale di Alleanza nazionale Franco Baritussio, il quale spiega pure che «all’uopo viene istituito un apposito fondo regionale fuori bilancio per la gestione del nuovo centro servizi, che sarà alimentato, oltre che da finanziamenti regionali, anche da entrate derivanti dalla cessione a pagamento a carico degli utenti o degli acquirenti di beni e di servizi». Gli indirizzi per la gestione del fondo e dell’attività del Centro saranno definiti periodicamente dalla giunta regionale. In questa fase, in attesa dell’istituzione del Centro servizi, la Direzione regionale delle foreste può avviare provvisoriamente, mediante l’utilizzo dei beni immobili e mobili e del personale, lo svolgimento delle attività formative. «Con questo provvedimento – sottolinea Baritussio – si pone così fine alle incertezze derivanti dalla cessazione dell’attività dell’Irfop di Paluzza prevista per il prossimo 31 agosto, per cui, nella stesse sede, si sarebbe creato un grave vuoto operativo. In questo modo potranno essere intraprese da subito quelle nuove attività che porteranno progressivamente la sede di Paluzza, oltre a offrire interessanti e moderni servizi a realtà pubbliche e private, a integrarsi con attività legate al mondo universitario, e a partecipare a progetti trasfrontalieri previsti dagli assi e dalle misure dell’Interreg 3 Italia-Austria».

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