La Carnia ricorda l’eccidio di Ponte di Sutrio.
(Sabrina Clama)

Tondo: questa zona è stata protagonista nella seconda guerra mondiale. È giusto non dimenticare

«Oggi siamo qui riuniti per ricordare e commemorare l'evento e il destino del popolo carnico. Questa cerimonia costituisce un momento importante di evocazione storica, che ha visto la Carnia protagonista durante il secondo conflitto mondiale. L'eccidio avvenuto cinquantasette anni fa nella Valle del But deve suscitare, soprattutto ai giovani, ricordi di una terra ricca di contenuti storici». Con queste parole il Presidente della Giunta regionale Renzo Tondo ha reso omaggio, nella mattinata di domenica 22 luglio a Sutrio, con un'orazione ufficiale alle vittime innocenti morte durante il periodo della Resistenza. Quel movimento di rifiuto, di non collaborazione, di opposizione tacita, prima aperta e armata, poi, prevalentemente di carattere popolare che si verificò in quei territori, come la Carnia e il Friuli, occupati dalle forze tedesche a partire dal 1943. Il Presidente della Regione ha proseguito il suo discorso dinanzi alle numerose autorità e persone mettendo in evidenza la forte vocazione internazionale e lo spirito di tolleranza che contraddistingue il popolo friulano. «Siamo e vogliamo essere una risorsa per la Nazione e per l'Europa. E' indispensabile promuovere la globalizzazione dello sviluppo e della libertà. Oggi - afferma Tondo - è in atto la globalizzazione economica indirizzata al bene comune e rivolta ai paesi poveri». Ma il pensiero del Presidente della Regione è rivolto agli episodi di violenza che sono accaduti a Genova in occasione del G8 e particolarmente al mondo giovanile: «ragazzi fate uso della libertà senza eccessi, solo così arriverete temprati agli avvenimenti o alle sfide che il terzo millennio ci offre e i meno giovani dovranno essere un punto di riferimento saldo dinanzi ad un mondo che cambia vorticosamente». Con il sottofondo musicale della banda municipale di Sutrio è stata deposta la corona sul monumento delle vittime della barbarie nazifasciste. «Ieri è stata celebrata la messa a suffragio nella cappella di malga Pramosio a Cleulis - dichiara il vicepresidente della Comunità Montana della Carnia Silvano Tomaciello -. Oggi siamo in località ponte di Sutrio per ricordare l'eccidio e commemorare vittime innocenti per opera della furia nazifascista». Tomaciello dopo aver ricordato un capitolo difficile della Resistenza in Carnia ha toccato un argomento importante per il futuro della gente di montagna: la soppressione delle Comunità Montane. «Soppressione assurda - afferma il vicepresidente - e inconsistente». Parole di ringraziamento dal vicesindaco di Sutrio, Sergio Straulino, il quale ha ricordato quelle giovani vittime «che permettono la libertà di oggi». L'intervento del Presidente provinciale dell'Anpi, Federico Vincenti, è con parole di enfasi per la protezione dell'unità nazionale: «questa costituzione, nata sui monti della Carnia libera, ci ha dato progresso e democrazia. Il nostro futuro sarà protetto solo se la nostra costituzione sarà rispettata dai politici e dai cittadini». La manifestazione si è conclusa con la consegna da parte del Presidente Tondo di una targa a Romano Marchetti, Presidente dell'Anpi della Carnia. Tondo si è rivolto all'anziano dicendogli con tono filiale: «grazie per quello che hai fatto».

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