Zovello. Schianto in moto, muore a 23 anni.
(Gino Grillo)

Il giovane motociclista tornava da un raduno di bikers, doveva raggiungere altri amici a Tolmezzo per concludere la serata Francesco Barbacetto di Ravascletto si è scontrato con un’auto a Enemonzo, spirando sul colpo

Francesco Barbacetto, 23 anni di Ravascletto, è morto la scorsa notte in un incidente accaduto sulla strada statale 52 a Enemonzo, in località Esemon di Sotto. Il giovane - secondo la ricostruzione della polizia stradale, intervenuta per i rilievi - viaggiava a bordo di una moto Yamaha diretta verso Villa Santina che, poco dopo la mezzanotte di sabato, si è scontrata frontalmente, per cause in corso di accertamento, con un' automobile Alfa Romeo 155, condotta da Stefano Piccaro, di 22 anni, di Moggio. Barbacetto è morto sul colpo, mentre Piccaro ha avuto solo leggere escoriazioni. Francesco Barbacetto, residente a Zovello di Ravascletto, è deceduto subito dopo lo schianto. L’incidente, è avvenuto in località Esemon di Sotto, dove la strada corre su un terrapieno non troppo largo. Un rettilineo, una curva, un altro rettilieno invitano a correre. Qui, per cause ancora in corso di accertamento, l'impatto fatale fra il giovane centauro e l'autovettura, una Alfa 155 che procedeva in senso contrario, con tre persone a bordo. L'impatto è stato devastante. Barbacetto è stato sbalzato sull'asfalto morendo sul colpo. L'auto si è fermata poco distante. Gli occupanti sono scesi incolumi, solo il conducente, Stefano Piccaro di Moggio Udinese, è stato trasportato all'ospedale di Tolmezzo per degli accertamenti, ma è stato subito dimesso. Nulla da fare, invece, per il centauro di Zovello. Inutile la corsa del 118, giunto sul posto con l'autoambulanza. La Polizia stradale non ha potuto fare altro che controllare l'identità del giovane motociclista, mentre i vigili del fuoco di Tolmezzo hanno ripristinato il manto stradale pulendolo dalle macchie d'olio e di benzina. Ancora un incidente che coinvolge dei motociclisti, il terzo in due fine settimana, sulla strada statale 52 Carnica, questo però con esiti mortali. La salma del giovane, dopo i rilievi di rito effettuati dalla polizia di Tolmezzo, è stato composto nella cella mortuaria del cimitero di Enemonzo, dove nella mattinata di ieri, è avvenuto l'esame autoptico da parte del medico legale. Le cause della morte di Barbacetto, avvenuta istantaneamente, è da attribuirsi ad uno sfondamento toracico, avvenuto o nell'urto con l'autovettura o con l'asfalto della strada. Francesco, da quanto si è appreso, aveva partecipato ad un raduno di bikers ad Enemonzo. Poi, dopo che alcuni amici, centauri anche loro, lo avevano lasciato dandogli appuntamento a Tolmezzo per terminare la serata di sabato, ha inforcato la sua Yamaha alla volta di Tolmezzo. La notizia della disgrazia era sulla bocca di tutti, ed è stata portata dalla polizia ai famigliari del giovane. Il padre Marino con alcuni congiunti si è subito recato sul posto, ad Enemonzo. La madre, Enza, è invece rimasta a casa. Avrebbe voluto andare anche lei a vedere del figlio, ma le dicevano che non si poteva ancora vederlo. Una mattinata che non finiva mai, con un sordo, duro macino da digerire sullo stomaco, vissuto con un senso di incredulità e di impotenza che, oltre la famiglia, ha attanagliato tutto il paese, dove Francesco era conosciuto e benvoluto.

Sospeso il raduno dei bikers. Gli amici ricordano il giovane centauro, Zovello conta un’altra croce

Zovello ha accolto la notizia della morte di Francesco Barbacetto attonita. Un altro lutto, un'altra giovane vita immolata sull'altare del traffico del fine settimana. Non sono passati che pochi mesi da quando la piccola comunità di Zovello, appena 200 persone, ha sepolto Mauro Della Pietra e Arrigo Roveretto, morti in un incidente d'auto lo scorso novembre mentre si recavano verso Arta Terme. Ora un altro giovane da piangere, in via Cason 30, dove Francesco viveva con la madre Enza e con papà Marino. Un senso di impotenza, quasi di rassegnazione, che vede scomparire un altra speranza di sopravvivenza del borgo stesso. Francesco, un giovane ammodo, uno come tanti, con tanta voglia di vivere. Appassionato di moto, una passione comune a molti da queste parti, e del volo libero, che non praticava, ma che andava a vedere con gli amici che lo praticavano. Una vita come tante, con un campionato di calcio, sotto l'egida del Ravascletto, effettuato per un anno. Poi la sua passione si è rivelata ancora una volta la moto. E in moto era uscito sia venerdì sera che sabato con degli amici del posto. Cristian, Giuseppe, Gianluca hanno trascorso qualche ora con lui, in moto. Poi le loro strade si erano divise. «Ci ritroviamo a Tolmezzo» si sono salutati così al campo di Privilegio ad Enemonzo dove si erano recati sabato notte, al raduno dei bikers organizzato dagli Iron Bikers di Pordenone. Massimo, uno degli organizzatori, lo aveva notato, si conoscono quasi tutti quelli della zona, anche perchè un raduno simile si era tenuto due anni fa, sempre ad Enemonzo. Una festa riuscitissima, c'erano più di mille persone. Festa che appena avuta la notizia dell'incidente è stata sospesa. Gli amici a Tolmezzo lo hanno saputo subito. Una notte trascorsa a chiedersi il perchè, ma ora non rimane altro che accompagnare Francesco al cimitero, anche se ancora non è stata decisa la data delle esequie. Gli amici ricordano Francesco come un giovane sempre disponibile, capace di aggregare la compagnia, di essere sempre un punto di riferimento sicuro per gli amici. Non aveva grandi passioni, se non quella per la moto. Una passione che coltivava con entusiasmo. Fino a sabato sera.

www.messaggeroveneto.it


< Torna alla pagina di luglio