Campionato carnico 2.a categoria. 12.a giornata (prima di ritorno)
(Massimo Di Centa)

La prima giornata del girone di ritorno conferma, sostanzialmente, i valori espressi fin qui nella Cadetteria del “Carnico”: il Cavazzo, fermato sette giorni fa sul pari riprende quella che si avvicina sempre più ad una marcia trionfale. Non poteva essere di certo il Verzegnis dimesso di questo periodo ad impensierire la compagine viola; ed infatti è finita come voleva la logica della vigilia, ovvero col successo facile, facile degli uomini di Da Rin (in rete Squecco, Londero dal dischetto, Lestuzzi e Scarsini, gol della bandiera di Craighero). Diventa incandescente, a questo punto, la lotta per le piazze d’onore (ricordiamo che il secondo posto porta diretti in Prima categoria, mentre il terzo dà diritto ad uno spareggio con la terzultima di Prima categoria). Attualmente il secondo posto è del Paluzza, che sembra aver superato il periodo di appannamento vissuto circa un mese fa. Secondo noi, non è un caso che il rendimento dei nerazzurri sia cresciuto da quando Alberto Toch è tornato in pianta stabile a giocare dopo l’infortunio. Anche domenica scorsa è stato proprio lui a schiodare lo 0 a 0, nella gara interna con la Moggese, dopo qualche minuto della ripresa, con una delle sue tipiche azioni. Il raddoppio di Igor Englaro (su corner pennellato di Alberto Toch – sempre lui!- ) sembrava spianare la strada verso un comodo successo, ma un’uscita spericolata del portiere D’Orlando regalava agli ospiti un calcio di rigore, trasformato da Gianni Tolazzi. Finiva così 2 a 1 col Paluzza a sfiorare più volte il terzo gol nel finale. Si riaffaccia in avanti anche l’Edera, dopo il perentorio 3 a 0 casalingo a spese dell’Audax: la doppietta di Lenisa e l’acuto di Goi, suggellano un match quasi senza storia, che dimostra ancora una volta la difficoltà dell’Audax a far punti in trasferta. Il Malborghetto impatta 1 a 1 in casa del Trasaghis (Ricci per i locali e Zanitzer per gli ospiti) e può recriminare qualcosa, per aver condotto una gara prevalentemente d’attacco, senza riuscire a centrare i tre punti. Divsione della posta con l’identico risultato di 1 a 1 anche a Tarvisio, dove i padroni di casa sembrano davvero un’altra squadra rispetto a quella balbettante e inconcludente di inizio torneo. Un gol di Manna dopo 19’ illude i tarvisiani, che dopo aver sfiorato il raddoppio si vedono raggiungere a 8’ dalla fine del primo tempo causa un errore del loro portiere Petrucci, infilato da un tiro non certamente irresistibile di Boschetti da oltre una trentina di metri. Nella ripresa tanto agonismo e poco calcio giocato: la contesa si inasprisce e prima Belafatti e poi Varutti vengono espulsi, quasi a sancire una parità assoluta in tutto e per tutto. E veniamo, infine, al Timaucleulis: ancora una sconfitta per la squadra di Rugo. Se quella nel derby di sette giorni fa non era parsa del tutto meritata, quella di domenica scorsa in Cadore, al cospetto del San Pietro, ci sta tutta. Poche idee, tanto nervoso (Di Lena e Del Stabile espulsi dal direttore di gara) e la sensazione palpabile di non essere mai in partita. La doppietta di Federico Pontil e il gol di Bruno Cesco suggellano un 3 a 0 pesantissimo, probabilmente non preventivato alla vigilia, anche in considerazione della prova positiva offerta nel derby col Plauzza appena una settimana prima. Le condizioni ambientali non sono il massimo per chi va a giocare in casa dei cadorini: il campo di Presenaio è piccolo, il terreno è duro e il tifo locale caldissimo. Tutto questo, però, non può costituire un alibi di fronte ad un passivo netto, nella forma e, ancor più grave, nella sostanza.

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