Bingo, Arta chiede il ripescaggio
(Gino Grillo)

La bocciatura del Kursaal per ospitare la sede della sala da gioco potrebbe essere soltanto una sospensione Il sindaco Gardel: Abbiamo le carte in regola anche per avere un casinò

La bocciatura di Arta Terme quale sede per il Bingo, espressa alcuni gioni addietro dai tecnici dei Monopoli ha amareggiato, ma non scoraggiato gli operatori ed il sindaco della cittadina termale carnica. Se da un lato il pool di operatori interessati all’iniziativa vedono in questo stop non una bocciatura inappellabile, ma una sospensione alla loro domanda di avere la sala del Bingo, dall’altro constatano come in effetti la manca concessione stop, che auspicano sia solo momentanea, permetta loro di fare il punto della situazione. Non si conoscono ancora le motivazioni del rifuito dei Monopoli, ma gli interessati ammettono che qualche problema tecnico poteva essere dato dalla ristrettezza di certi spazi del Kursaal, locale che avrebbe dovuto ospitare la sala da gioco, ma ritengono che non si tratti di problemi insormontabili. Si doveva concertare l’evento fra la Promotur, il Comune e la costituenda società del Bingo. Questa sospensione dei termini potrebbe essere una pausa di riflessione quanto mai opportuna. Sia per verificare quale potrà essere l’accoglienza del pubblico verso questa nuova iniziativa, nel resto della Penisola; sia per chiarire le posizioni di ognuno all’interno del pool carnico. Giobatta Gardel, sindaco del paese, si dice rammaricato della scelta dei Monopoli, ma aspetta di conoscerne le motivazioni. «Non dovrebbe essere una bocciatura - dichiara -. Sono sicuro che Arta Terme ha le carte in regola per ottenere la sala da Bingo. Speriamo in un “ripescaggio” in secondo tempo». Un anno di sospensione che darebbe intanto modo di verificare le istanze presentate da altre località escluse, e l’accoglienza del mercato a questa nuova iniziativa. «"Arta Terme ha bisogno di un rilancio in grande stile. La sua centralità geografica in Carnia, le sue moderne infrastrutture la pongono - sostiene ancora Gardel - fra le più titolate non solo in Carnia per ottenere la sala da Bingo, una struttura di richiamo per tutta la Carnia».  Il centro carnico è in fermento: si lavora per ampliare le Terme, ci si adopera per costruire due alberghi a quattro stelle, uno, il Savoia che sarebbe complementare alla situazione termale, il Kursaal che potrebbe ospitare il Bingo, ed il Rossi che si vedrebbe come sede del Casinò, altro obiettivo nel mirino dela cittadina termale. «Il Bingo poteva essere propedeutico all’arrivo del Casinò. Le infrastrutture ci sono - conclude il primo cittadino - la posizione geografica anche. Con queste infrastrutture Arta, e di conseguenza la Carnia, potrebbe arrivare a ottenere una stagione turistica che dura 12 mesi l’anno».

www.messaggeroveneto.it


< Torna alla pagina di giugno