Pentathlon del boscaiolo
(Oscar Puntel)

Boscaioli di tutta la regione, accorrete numerosi a Prato Carnico. Sabato 23 e domenica 24 giugno avrete il vostro piccolo momento di gloria: l’occasione per far vedere quanto valete veramente, la possibilità di gareggiare con i vostri colleghi che popolano i boschi del Friuli e del vicino Veneto. Faranno tappa nel piccolo comune della ridente Val Pesarina, e precisamente in località Pradibosco, le qualificazioni regionali al “Campionato nazionale di Pentathlon del Boscaiolo”, la cui finale si svolgerà il prossimo autunno a Trento.
Termine ultimo per far arrivare le proprie adesioni, le ore 18 di sabato 23. Alle 20 e 30 dello stesso giorno verranno consegnati i pettorali a tutti i partecipanti. Le sfide all’ultimo colpo di accetta inizieranno alle 9 di domenica 24, presso il campo sportivo, e continueranno per tutta la giornata fino alle 18, con una sospensione fra le 12 e le 14 per la pausa pranzo. Ancora impreciso è il numero delle squadre che vi parteciperanno, ciascuna sarà composta da tre elementi. Cinque, naturalmente, le discipline di confronto: Taglio di un tronchetto con accetta, segagione di un tronco con motosega, sramatura di un tronco mediante motosega, abbattimento di un tronco sempre mediante motosega e cambio della catena.
La squadra più forte dopo tutte le competizioni che si sono tenute in regione acquisirà il biglietto per Trento, anche se i giochi sembrano ormai già fatti. Per tutti, spettatori e concorrenti, rimarrà comunque il piacere di aver trascorso una domenica quanto mai singolare.
Una squadra che partecipa a queste competizioni, quanto dev’essere motivata per vincere e soprattutto che preparazione segue? Ci sono squadre e squadre. C’è chi vuole vincere, c’è chi si accontenta di partecipare. Un veterano di queste competizioni è Gino Ferigo, di Paularo, che lo scorso anno era a capo dell’omonima squadra. Per lui questa competizione non dovrebbe avere più segreti, vi partecipa da 15 edizioni. Qual è il segreto per vincere? “Io non faccio allenamenti particolari – spiega -, sto semplicemente nel bosco tutto l’anno. Sono un boscaiolo e quindi il mio allenamento è il mio lavoro. La mia squadra si è sempre classificata seconda o terza”. Probabilmente ci sarà anche lui a Pradibosco assieme al figlio e ad un suo amico di Forni Avoltri. Il nome della squadra deve essere ancora deciso. E a discapito di chi spererebbe di incontrare un barlume di competizione fra queste squadre, Gino Ferigo assicura che “non si va per vincere. Si va perché è una grande festa fra gli appassionati. Si sta insieme per passare una giornata in compagnia di amici”.
Dello stesso avviso è Flavio Zanier di Ravinis di Paularo, che aggiunge: “Non c’è rivalità. Noi scherziamo, ridiamo assieme. Siamo tutti amici. C’è comunque correttezza e concorrenza regolare”. Anche lui può vantare la partecipazione a diverse edizioni passate del Pentathlon. “L’unica forma di allenamento – spiega - è quella che faccio a casa privatamente. Non serve essere professionisti, basta prendere un po’ la mano. Sono cose che in montagna faccio quotidianamente. Se non si arriva preparati al 100 per cento si arriverà al 70”.
La gara però resta. E chi si allena veramente è la squadra Livenza 1, che detiene il titolo e che probabilmente a Prato non ci sarà. Uno dei rappresentanti, Loris Fedrigo, di Caneva di Pordenone, spiega che in realtà di prove ultimamente la squadra non ne ha fatte molte. “Di solito ci alleniamo a casa, circa una - due ore la settimana, mediante la simulazione delle gare del Pentathlon”. Per questa squadra è già matematica la partecipazione alla finalissima di Trento. Sulla questione rivalità, Fedrigo è più agguerrito: “E’ naturale che ci sia, tutti vorrebbero vincere”. E’ tempo di disseppellire l’ascia di guerra.


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