“Lunaris”, ricchezza culturale
(Oscar Puntel)

Anno nuovo, tempo di calendari nuovi. Colorati, patinati, folcloristici e oleografici, i calendari prodotti in Carnia hanno fatto tappa quest’anno ad Arta Terme per la rassegna “Il lunari fat in Cjargne” giunta all’edizione numero nove, che si conclude domenica 7 gennaio.
La mostra raccoglie i "Lunaris" degli operatori culturali di varie località dell’Alto Friuli: Imponzo, Cercivento, Cleulis di Paluzza, Illegio, Forni di Sopra, Ovaro e la sua frazione Agrons, Sauris, Timau, Dogna, Prato di Resia, Arta Terme. I lunari esposti sono espressione della varietà linguistica di ciascuna località, pertanto, accanto alle varianti carniche della lingua friulana, trovano collocazione anche l’idioma tedesco di Timau e quello sloveno-resiano di Prato di Resia. Ogni calendario a modo suo racconta aspetti della cultura locale, tradizioni, aneddoti delle rispettive comunità. Tutti si caratterizzano per temi che cambiano di anno in anno.
Ci sono anche tre calendari particolari. Uno è quello del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico - 1° delegazione servizio regionale Friuli-V.G., i cui mesi raffigurano azioni di soccorso in montagna. Il calendario dell’Istituto tecnico industriale “Solari” di Tolmezzo. I ragazzi della classe quinta, sezione edilizia, coordinati dall’insegnante Franco Pittino, hanno voluto rappresentare, con gustose macchiette comiche, il passaggio da una situazione di disordine e caos ad una condizione di normalità. Nei diversi mesi vi sono riprodotti anche bozzetti e progetti grafici creati dalle classi terminali dell’istituto. Il calendario dell’Associazione “Luca” Onlus contiene invece foto di bambini. Il ricavato verrà utilizzato per sostenere le famiglie di bambini malati di cancro.
“E’ una manifestazione che è stata organizzata per mantenere le tradizioni e la storia delle nostre comunità. – spiega Paola Cimenti dell’Associazione Culturale “Amis di Darte”, che cura la mostra –. Ogni calendario ha le proprie finalità. I soldi ricavati dalle vendite possono essere usati per iniziative di solidarietà o per contribuire alle entrate dei circoli culturali che li editano”. Diversi, dunque, i “prodotti” esposti nella cittadina termale: la redazione de "il gjornêl" di Imponzo si presenta con "I Nostis Coscriz". Il Circolo culturale "La Dalbide" di Cercivento propone di passare il 2001 con "Stâli, Cjout, Stale. Lâ a regi?”, mentre il circolo culturale ricreativo di Cleulis con “Il matrimoni di îr e di vuei”.
La religiosità popolare riversata negli antichi proverbi della tradizione è il tema proposto dal Circolo culturale di Illegio, nel suo lunari “Il misteri dal dolor ta sapienze popolar”. Forni di Sopra, grazie al Circolo fornese di cultura, pubblica “Ultraottantenni”. La Parrocchia della Pieve di Santa Maria di Gorto inserisce nel suo “Guartlunari” bozzetti e disegni di un pittore originario di Ovaro.
Prima partecipazione alla rassegna per la piccola comunità di Agrons di Ovaro, il cui circolo culturale pubblica: “A Nestra Int”. Delle strade che hanno fatto di Sauris un centro di commercio e scambio da e per le regioni nordiche se ne parla nel lunario curato dall’Associazione turistica pro Sauris, che appunto porta il titolo: “Le grandi opere che hanno tolto dall’isolamento la comunità”.
Timau, attraverso il suo circolo culturale racconta “Dar Schin - I mestieri di un tempo”. Arta Terme invece propone “Âghes di paîs dal comun di Darte” un viaggio nell’acqua in tutte le sue forme e i suoi aspetti.
Circolo culturale resiano propone “ Näs? Kolindrin 2001”, Dogna invece espone: “Fruts e baronadis dal secul – Bambini e marachelle del secolo” a cura di Stefania Cecon e don Rinaldo Gerussi.
La mostra, allestita presso il palazzo Savoia nel centro di Arta, rimarrà aperta al pubblico dal 24 dicembre al 7 gennaio 2001, tutti i giorni, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 19.00. Fino al 20 gennaio, inoltre, saranno possibili su prenotazione visite guidate per gruppi.


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