La Grande Guerra insegna
(Oscar Puntel)

E’ la storia che insegna ed è dalla storia che si può imparare. Partono da questa premessa due iniziative interessanti sulla Grande Guerra che coinvolgono indipendentemente due paesi dell’Alto Friuli: Timau e Dogna.
Il paese della valle del Bût, in prima linea nel conflitto mondiale, ospita ormai da alcuni anni il “Museo della Grande Guerra”, un excursus caratterizzato da reperti bellici italo - austriaci, fotografie, armamenti, documenti inediti di straordinario valore storico. L’esposizione raccoglie anche un cannone “Skoda” del 1915, proiettili di artiglieria, addirittura una palla di cannone abbandonata dall’esercito napoleonico, poi ancora ogive, bombarde, ricche raccolte di monete, decorazioni, lettere e cartoline d’epoca. In due sale sono custodite le testimonianze e i cimeli delle portatrici carniche, le donne – eroine utilizzate per il trasporto di rifornimenti di prima linea. Sulle spalle carichi anche di 30 – 40 Kg, per un compenso di una lira e mezza. Nel museo sono poi esposti costumi e attrezzi di uso comune della comunità di Timau. Una “sezione complementare” al museo è il Tempio Ossario che racchiude i resti di 1763 caduti sul fronte dell’Alta Val But e il museo all’aperto che si sonda fra Passo Monte Croce Carnico e Pal Piccolo, con possibilità di visitare trincee e appostamenti dei combattenti.
L’esposizione è inserita nella rete museale della Carnia e nei mesi di aprile e maggio si aprirà all’iniziativa “La scuola in museo”. I ragazzi delle scuole elementari avranno così la possibilità di imparare la storia “sul campo”, visitando i vari stands e partecipando attivamente a tre laboratori organizzati. Ne “La storia è passata per il mio paese” in cui si cercherà di analizzare le condizioni di vita sul fronte carnico, la figura del recuperante e gli oggetti testimoni della Prima Guerra mondiale conservati nel museo; “La fatica e la fede” è un percorso in cui si studia la figura della portatrice carnica e l’analisi dello stile di vita in Carnia all’inizio del Novecento. Questo modulo si costituisce anche dello studio della “Madonna della neve”, il dipinto custodito nel Tempio Ossario realizzato nel 1916 da Fragiacomo di Venezia per la Cappella del Pal Grande. L’osservazione dell’opera cercherà di focalizzare l’attenzione dei ragazzi sul messaggio di pace che esso esprime. “Toponomastica e topografia per conoscere il territorio” è il laboratorio di studio in cui gli alunni impareranno a riconoscere i simboli cartografici e a utilizzarli nella ricostruzione degli insediamenti militari durante il conflitto, il tutto con l’osservazione delle mappe e delle carte topografiche.
Se il museo rappresenta ormai una tradizione per la Carnia, la vera novità è quanto si è fatto a Dogna. Il comune della Canal del Ferro ha realizzato un film sulla Grande Guerra, dedicato alle scuole dell’obbligo. La presentazione ufficiale della pellicola, un cortometraggio di venti minuti intitolato “Guerra di ricordi”, è avvenuta in anteprima sabato 3 febbraio a Palazzo Belgrado a Udine. Il progetto, sostenuto dall’assessorato all’Istruzione della Provincia di Udine, è stato voluto per raccontare ai più giovani episodi lontani, nella speranza che non si ripetano più, ma anche per raccogliere preziose testimonianze dei protagonisti di quei giorni. Il filmato è stato girato nei luoghi teatro del primo conflitto mondiale, raccogliendo i ricordi di chi ha vissuto quelle tragiche pagine di storia. “Abbiamo ritenuto meritevole di attenzione – ha spiegato l’assessore Paride Cragnelutti – un progetto originale, realizzato in un paese con poche centinaia di abitanti e privo di un istituto scolastico sul proprio territorio”. Copia del film verrà mandato a tutte le scuole dell’obbligo della provincia. Perché la memoria della Grande Guerra, attraverso di esso, diventi messaggio di pace.


www.lavitacattolica.it


< Torna alla pagina di febbraio