TOLMEZZO. Attivata l’area di emergenza
(Luca Coradduzza)

Ha sei letti per la terapia intensiva e altrettanti per cure post-operatorie

Martini e Tondo all’inaugurazione. Cuzzi: «È il primo passo del rinnovamento dell’ospedale»


La nuova area di emergenza dell'ospedale civile di Tolmezzo, punto di riferimento essenziale per tutto l'Alto Friuli, è stata inaugurata ieri. Dotata di sei letti per la terapia intensiva ed di altrettanti per cardiologia e cure post-operatorie, rappresenta il punto di partenza per il miglioramento di tutta la strutt ura ospedaliera.
«Questa è la prima tappa verso la ristrutturazione completa del nosocomio tolmezzino - ha sottolineato infatti il sindaco di Tolmezzo Cuzzi-; ed è anche la risposta alle polemiche sollevate un anno fa sul futuro della struttura».
Infatti, la nuova area di emergenza «è solo il primo lotto - ha chiarito il dottor Basaglia, direttore generale dell'Azienda sanitaria -. Il secondo sarà completato nel 2002 e comprende le sale operatorie ed il completamento dei reparti di dialisi ed endoscopia. Il terzo, invece, coinvolgerà i reparti di degenza».
Il presidente del consiglio regionale Antonio Martini ha ricordato i punti salienti della storia dell'ospedale ed i personaggi che negli anni si sono impegnati per la sua crescita. «Il patrimonio più bello di questo ospedale - ha concluso - è la sua grande storia: dall'inaugurazione, ai giorni nostri».
Il presidente della giunta regionale Renzo Tondo ha chiarito che «in una regione con il più alto tasso di incidenti sul lavoro ed incidenti stradali che coinvolgono soprattutto i giovani, un'area come quella inaugurata oggi era doverosa». Ha anche auspicato che terminino i falsi scandali che troppo facilmente coinvolgono la sanità regionale, smettendola di «aggiungere sofferenza a chi sofferenza ha già. Se - ha concluso - siamo la seconda regione "più vecchia" d'Italia e la seconda con il più basso tasso di mortalità infantile, merito lo avranno anche i servizi offerti dalle nostre strutture sanitarie».
E' intervenuto, poi, il dottor Colle, direttore sanitario, che ha parlato della vecchia area nata grazie all'impegno di un gruppo di medici nel 1987, e di quella nuova con l'ampliamento del servizio offerto al paziente, sia per le cure speciali, che per l'assistenza su particolari patologie sia mediche che chirurgiche.
Il dottor Moscariello, responsabile dell'area di emergenza, ha poi illustrato in maniera più particolareggiata come è organizzato il nuovo servizio ed il "cammino" del paziente che entra nell'Area.
Ha concluso gli interventi l'arcivescovo monsignor Pietro Brollo, che ha sottolineato l'importanza anche e soprattutto dell'aspetto umano sia nei confronti del paziente che dei suoi familiari. «Sono felice che anche in Carnia, terra di grande sofferenza - ha concluso - ci sia questo servizio che, oltre a valorizzare l'area montana, è di sostegno a coloro che soffrono».
E' seguita, poi, la visita ai locali inaugurati.
E' questo, quindi, un tassello in più a sostegno della gente della montagna e che certamente contribuirà a mantenerla sul luogo.

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