Entro il primo ottobre la presentazione delle domande per le indennità Aiuti per le aziende agricole montane

Scade il primo ottobre prossimo il termine per la presentazione, da parte delle aziende agricole, delle domande per ottenere le indennità compensative per il 2001, previste dalla misura «e» del piano di sviluppo rurale per le zone definite «svantaggiate». Lo ha stabilito con delibera la giunta regionale. La misura «e» consente di erogare delle compensazioni, commisurate alle superfici coltivate, nelle zone svantaggiate individuate in base a una direttiva comunitaria, zone che nel Friuli-Venezia Giulia coincidono con i territori delle comunità montane. «Questo provvedimento - spiega l’assessore regionale all’agricoltura Danilo Narduzzi - viene attuato con l’obiettivo di ovviare agli svantaggi permanenti dell’agricoltura in tali zone. Compensando le differenze di reddito agricolo che si verificano tra chi opera in zona svantaggiata e chi lavora nelle restanti aree del territorio regionale, si garantisce la permanenza dell’attività agricola». La misura «e» - una delle dieci nelle quali si articola il piano di sviluppo rurale - prevede di differenziare l’aiuto in base alle tre fasce in cui è stata divisa l’intera zona svantaggiata regionale, nonchè in base a quattro indirizzi produttivi delle aziende (viticolo, ortoflorofrutticolo, zootecnico e altro). In pratica, con questa impostazione, si è introdotto il concetto che nell’ambito della stessa zona svantaggiata della regione esistono aziende con diversi gradi di svantaggio e l’amministrazione eroga dei premi commisurati appunto a tale differenziale. La suddivisione dei comuni montani in tre fasce di svantaggio è stata attuata in base a una serie di indicatori che tengono conto sia degli svantaggi naturali (altitudine, pendenza) che socio-economici (spopolamento, reddito per ettaro, tasso di disoccupazione). «Ciò vuole costituire il primo passo - prosegue l’assessore Narduzzi - verso una classificazione ancora più precisa e puntuale in cui, al limite, ogni azienda potrà essere classificata in base al suo svantaggio individuale, compensando così in modo ancor più equo la sua situazione. Ma, ovviamente, per realizzare tutto questo i tempi sono piuttosto lunghi». Le domande vanno presentate alle comunità montane competenti per territorio che, in base a quanto previsto dal piano di sviluppo rurale, svolgono la funzione di organismo attuatore. Per quanto attiene al 2000, si ricorda che erano state ritenute ammissibili all’istruttoria qualcosa come 2.279 domande, a fronte di 31.200 ettari, cui corrisponderanno, una volta completati i consuntivi, aiuti stimati in oltre 7 miliardi di lire.

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