Ovaro. Industria alimentare da 800 milioni
(Gino Grillo)

Un impianto per affumicare carni suine sarà realizzato dall’Agemont a Luincis. Soddisfazione di Strazzaboschi, che spera nella creazione di allevamenti, e del sindaco Not

Ottocento milioni per realizzare un impianto produttivo, da specializzare nella produzione di affumicati di origine suina e da realizzarsi nel comune di Ovaro. L’impianto sarà realizzato riammodernando un preesistente immobile, abbandonato. L’acquisto del fabbricato, dove sorgerà il nuovo impianto, è stato portato a termine in questi giorni dall’Agemont–Agenzia per lo sviluppo economico della montagna grazie a un finanziamento regionale straordinario. Come accennato, la spesa globale per rendere funzionale l’immobile sarà di 800 milioni, compresi i costi di acquisto e quelli relativi ai necessari interventi di ristrutturazione e realizzazione degli impianti generici. Da tempo nel comune della Val Degano si sentiva la necessità di una simile infrastruttura, richiesta anche da imprenditori locali che non riuscivano a trovare sbocchi alle richieste di prodotti suini affumicati che in parte sono già in produzione. Il nuovo impianto permetterà a una ditta locale, che intende specializzarsi nella produzione di prodotti affumicati di derivazione suina, di mettere sul mercato salami, speck, pancette, ossocolli, lombo, filetto, cotechini, salsicce e zamponi. I suini vivi saranno acquistati in allevamenti regionali, macellati da terzi, selezionati e quindi trasformati nel laboratorio dell’azienda. «La speranza - ha detto il presidente di Agemont Delio Strazzaboschi - è anche che possano rinascere nuovi allevamenti di suini in zona per instaurare una reciproca collaborazione che prevedeva allevamento, macellazione e trasformazione dei suini in ambito locale». Il mercato sarà inizialmente rappresentato dal territorio regionale e il prodotto verrà commercializzato da una azienda di distribuzione udinese, ma è anche prevista l’apertura di un punto vendita a Ovaro. Soddisfazione è stata espressa per questa operazione anche dal sindaco Lino Not, che vede recuperare un’area dismessa e sorgere nuove iniziative imprenditoriali con conseguenze positive per l’occupazione di mano d’opera giovanile e specializzata, nel proprio comune. L’intento, hanno condiviso sia Strazzaboschi che Not, è che tutta l’area in località Luincis, la frazione dove andrà a posizionarsi il nuovo impianto produttivo, adiacente al Caseificio cooperativo Val Degano, di cui Agemont è socio, possa in futuro caratterizzarsi per la destinazione agricola e alimentare.

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