Villa Santina. Sentieri ripuliti da Legambiente
(Gino Grillo)

Volontari all’opera pure a Raveo ed Enemonzo

Legambiente si è mobilitata anche in Carnia per promuovere la fruizione ecocompatibile delle aree di rilievo naturalistico e storico culturale. Otto volontari, provenienti da Roma, Bologna, Trento Varese e Sequals, coordinati da Luca Marin di Villa Santina, hanno lavorato nel Parco intercomunale delle Dolomiti carniche, che interessa oltre al Comune di Villa Santina, che li ospita, pure Enemonzo e Raveo. Un’iniziativa quella di Legambiente che dura oramai da un decina di anni e che mobilita in tutta Italia, durante le vacanze migliaia di volontari. La Carnia è entrata a far parte di questa iniziativa, dal titolo “Un'estate per la natura” da un paio di anni, con campi organizzati a Villa Santina e Raveo. Quest'anno la permanenza dei volontari in Carniaè stata di tre turni di due settimane cadauna. La prima si è svolta a Villa Santina. I volontari hanno soèratutto ripristinato antichi sentieri e tratturi per animali che, a causa soprattutto delle cambiate condizioni economiche della gente locale, andavano dimenticati. Oltre a ciò la loro opera è stata prestata per mantenere libero da erbacce il sito archeologico di Col di Zucca, nei pressi di Invillino, dove sono state rinvenute vestigia del tempo degli antichi romani. La giornata tipo prevedeva l'opera di pulizia dell'ambinete durante la mattinata, mentre il pomeriggio era riservato alla conoscenza della cultura della montagna friulana. I volontari provenienti da altre regioni hanno imparato a conoscere la nostra regione con visite ai musei e al mondo delle malghe e dei rifugi alpini. La loro fatica si è conclusa con un campo a Zuglio, dove Legambiente è intervenuta nell'area dell'antica Iulium Carnicum e verso la Pieve di San Pietro e a Caneva di Tolmezzo, dove è stato recuperato un sentiero che porta dal fondovalle sino alla frazione di Fusea.

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